VILLA MINOZZO - Nuova vita a Le Boccede, antico mulino. L’iniziativa è di Francesca Lusetti, giovane imprenditrice, e della zia Gabriella Culzoni. Il sindaco: “Non c’è due senza tre. Dopo la peschiera di Garfagno e l’ex Tana dei Lupi di Civago, si rilancia l’offerta turistica”
Dopo quasi un anno dalla chiusura, Le Boccede Country House, in località Bedogno, a due chilometri circa dal capoluogo, una struttura turistica e ricettiva esclusiva, nata dalla ristrutturazione di un antico mulino, che era alimentato dalle acque del torrente Secchiello.
La giovane imprenditrice, montanara di adozione, sposata con un ragazzo villaminozzese, Claudio Marazzi, 29 anni, conferma che, oltre ai servizi bar, ristorante e albergo, sono già operative sia la piscina che il centro benessere.
“Non c’è due senza tre - commenta soddisfatto il sindaco Elio Ivo Sassi - perché, dopo il parco ittico di Garfagno e l’ex Tana dei Lupi di Civago, registriamo la rinascita di un’altra importante realtà che va a completare ed arricchire la proposta turistica del nostro territorio, caratterizzato da una vastità e varietà di contesti ambientali e paesaggistici che definirei unici a livello provinciale, e non solo, grazie ai nostri centosettantasette chilometri quadrati, che si estendono dai 300 metri sul livello del mare delle Fonti di Poiano ai 2.120 della cima del monte Cusna”.
“Abbiamo scelto d’investire su questa attività - conclude Francesca Lusetti - perché conosciamo le potenzialità del luogo, che sorge nella quiete di un anfiteatro naturale, ricco di vegetazione e di antiche atmosfere. Il suo recupero e la sua valorizzazione, iniziati decine di anni fa, ne hanno fatto un ambiente originale, fornito di servizi moderni e completi. Si può frequentare in qualsiasi stagione. E’ dotato di una decina di camere e il ristorante può accogliere una cinquantina di persone”.
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07/07/2019
Autore:
Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it