LE ULTIME SULLA STORIA DI SASSUOLO
SASSUOLO - PUBBLICATO IL VOLUME NUMERO 10 DI “QB - QUADERNI DELLA BIBLIOTECA” DI SASSUOLO  
Saggi di archeologi, archivisti, ricercatori, storici, architetti, esperti di cultura materiale e molte immagini a colori in quasi 260 pagine ricostruiscono la poco nota storia di piazza Grande, dei suoi edifici e degli uomini che l’hanno abitata dal rinascimento ad oggi. Tra conferme storiche, qualche sorpresa e tantissimi punti di partenza per nuove ricerche.  
Il primo numero della rivista, che ha sempre approfondito temi di storia e cultura del territorio sassolese, è uscito 30 anni fa, nel 1993.


“QB - Quaderni della Biblioteca” di Sassuolo, sottotitolo “Sassuolo e la sua storia”, edito da Incontri Editrice - compie 30 anni e li festeggia con il suo numero 10. La serie è infatti iniziata nel 1993 con la pubblicazione delle conferenze organizzate a partire dal 1989 a cura dell’Assessorato alla Cultura che ne è stato il promotore. Speranza e impegno dichiarati erano “diventare punto di riferimento e contenitore privilegiato di tutte quelle iniziative culturali e di ricerca che abbiano come tema la storia e la cultura del territorio sassolese”.
In quest’ottica negli anni sono stati pubblicati numeri monografici dedicati ai vari aspetti della storia culturale e industriale, alle emergenze architettoniche quali il Palazzo Ducale, le grandi ville, a storici e letterati quale Natale Cionini e Gian Paolo Biasin, ai Pio di Savoia signori di Sassuolo, alla Grande Guerra, ai cinema e ai teatri cittadini.  

“QB 10” ha invece riservato le sue tante nuove pagine con 32 grandi immagini, numerose fotografie evocative e tavole ricostruttive a colori alla piazza che è stata da sempre al centro dello sviluppo soprattutto commerciale di Sassuolo: la piazza Grande. Lo dimostrano i nomi con i quali è stata chiamata nei secoli: piazza “magna” poi Grande, del Mercato, delle Bestie, della Guglia, Vittorio Emanuele II e infine Martiri Partigiani. Ma per tutti è ancora Piazza Grande.

Gli articolati progetti di riqualificazione eseguiti tra il 2017 e il 2020 sulle piazze del centro hanno consentito ad archeologi professionisti di eseguire, su incarico dell’Amministrazione Comunale in virtù di necessari rilievi preliminari richiesti dalle leggi, sondaggi e indagini accurate che, come scritto nelle introduzioni al volume, hanno sottoposto la piazza ad una sorta di “integrali ecografie, tac e risonanze magnetiche storiche”. I cambiamenti intervenuti dal rinascimento ad oggi sono stati così analizzati “attraverso una prospettiva multidisciplinare e sfaccettata, grazie ai saggi archeologici, agli studi archivistici e storici, agli studi ricostruttivi architettonici e ai focus tematici relativi agli edifici affacciati su piazza Grande, gettando nuova luce e contemporaneamente aprendo interessanti quesiti sull’evoluzione di un sistema abitativo in continuo divenire”.

Grazie dunque a un lungo e importante lavoro interdisciplinare un luogo dimenticato e trasformato come piazza Grande è stato studiato come mai in precedenza e con esiti davvero sorprendenti come riportano i vari articoli del nuovo “QB”. Diverse così le risposte finalmente date a tanti quesiti e per alcuni altri ne sono state create le premesse, anche in direzioni diverse da quanto ritenuto finora in base agli studi fatti. Sono state scoperte le tombe dell’antico cimitero davanti la chiesa di san Giorgio; ritrovate le fondamenta dei primi fitti nuclei di case nate fuori dalle mura del castello; ritrovato un “butto” con i rifiuti del tempo e tante ceramiche; studiato uno straordinario fondo fotografico che permette di toccare con mano le pesanti trasformazioni edilizie ed urbanistiche subite: questa è la nuova storia di piazza Grande.
A tutto questo si aggiunge la ricostruzione del tessuto commerciale di mercati, botteghe e osterie tra 1700 e ‘800; la storia della Guglia (con anche la “chicca” di un testo inedito ottocentesco di Luigi Cavoli) e i costosissimi restauri settecenteschi della chiesa di san Giorgio: i due “monumenti” di piazza Grande.
Un atlante fotografico di 24 grandi immagini a colori chiude il “QB” che, per l’occasione del numero 10 e dei suoi 30 anni di storia, ha voluto darsi una nuova veste grafica.
Curatori del “QB”, fin dal primo numero, l’architetto Vincenzo Vandelli e Francesco Genitoni.
Come ricordato dall’assessore alla Cultura Samanta Ruffaldi nella sua prefazione, oltre che dal Comune di Sassuolo il volume è stato sostenuto dalla Soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le provincie di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, che ha firmato l’introduzione, e dalla Regione Emilia-Romagna

Ancora una volta, come già dal numero 1 quando ancora si chiamava Libreria Incontri, promotore ed editore del “QB” è la Incontri Editrice di Daniela Frigieri.

Il volume, che può essere un’interessante strenna di Natale, è già in distribuzione nelle librerie e nelle edicole di Sassuolo.




25/12/2023

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Paolo Ruini
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