SERRA MAZZONI - Assegnati i premi “Giovani Talenti Balsamici”. Massimo De Rosa, Samuele Manzini e Chiara Zumiani sono i giovani vincitori del contest promosso dal Consorzio Produttori Antiche Acetaie e l’Associazione Esperti Degustatori ABTM in collaborazione con lo IAL. Hanno ricevuto il premio da una giuria composta da chef stellati e importanti nomi della cucina
A giudicare dai risultati il futuro dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P. può contare su nuove leve decisamente capaci e determinate a dare il meglio di sé nel mondo del lavoro in cui entreranno tra poche settimane. Giovani studenti pronti a entrare nelle cucine e nelle sale dei ristoranti d’Italia, e non solo, per mettere in pratica quanto appreso allo IAL, Scuola Alberghiera e di Ristorazione di Serramazzoni, nei tre anni di studio. Con una consapevolezza in più: l’unicità dell’oro nero di Modena, condimento inimitabile, che saranno chiamati a valorizzare nelle loro ricette e a presentare ai commensali. Un risultato reso possibile grazie al concorso “Giovani Talenti Balsamici” promosso dall’Associazione Esperti Degustatori di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P. in collaborazione con il Consorzio Produttori Antiche Acetaie
I nuovi ambasciatori dell’ABTM D.OP. di Modena. Giunta alla sua quinta edizione, l’iniziativa si sviluppa nell’arco dell’intero percorso formativo, con una serie di momenti di aggiornamento e formazione che, oltre alle tradizionali lezioni, prevede visite all’interno di acetaie volte a far conoscere come nasce e si affina il prodotto. Il concorso “Giovani Talenti Balsamici” rappresenta il momento clou più spettacolare, di una convenzione tra AED e Consorzio Produttori Antiche Acetaie e lo IAL, che comprende anche la gestione dell’acetaia della Scuola. Inoltre, i promotori del Concorso donano all’Istituto anche la materia prima, 140 preziose bottigliette di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P. sia invecchiato 12 anni sia Extra Vecchio, indispensabile per l’elaborazione e la preparazione dei piatti.
Il concorso e i vincitori. Inizialmente gli iscritti al contest, che prevede la preparazione di ricette originali in cui è sempre presente l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P., erano sessanta. Solo quattordici di loro hanno però superato la prima selezione e, ieri, giovedì 4 maggio, hanno quindi potuto presentare le loro creazioni a una qualificata giuria di cui hanno fatto parte chef stellati, esperti degustatori e di gastronomia. Tra emozioni, sorrisi, applausi e qualche consiglio da parte dei giurati, alla fine a spuntarla sono stati Massimo De Rosa, diciassettenne di Castelfranco Emilia che ha presentato “Balsamic Connection” per la categoria cocktail, Samuele Manzini, diciottenne di Castelnuovo Rangone, con il suo primo “Tortelli di caprino quaglia e foie gras con ABTM”, e Chiara Zumiani, 17 anni, di Pavullo, che con una “Mousse al cioccolato bianco e ABTM” l’ha spuntata nella categoria dei dessert.
Ai tre studenti oltre all’applauso dei colleghi e al diploma di “Giovane Talento Balsamico 2023” è stata assegnata anche una borsa di studio. La giuria, undici i membri, era composta dallo chef stellato Richard Abou Zaki, da Manfredi Nicolò Maretti, editore e autore del libro "L'Enciclopedia dei ristoranti stellati dal 1959 al 2021", Giacomo Marcattili e Francesco Cioria, entrambi del Ristorante San Domenico di Imola, Aldo Nenzi, grande esperto gastronomo, Francesco Elmi, pasticciere bolognese di fama nazionale, Luciano Tona, Direttore dell’Accademia Bocuse D’Or Italia, oltre che dalla direttrice della Scuola IAL Giovanna Cammelli, dal presidente del Consorzio Produttori Antiche Acetaie Mario Gambigliani Zoccoli e dagli esperti degustatori dell’AED Enrico Nasi e Sergio Santunione.
“Oggi abbiamo avuto la conferma della qualità dei giovani che si formano allo IAL di Serramazzoni e del loro desiderio di ampliare le proprie conoscenze, con l’aiuto dei docenti, anche al di fuori dei percorsi canonici. Durante la presentazione dei piatti abbiamo avuto la dimostrazione che l'investimento che abbiamo fatto sta dando ottimi frutti, perché hanno usato in modo sapiente l'aceto per arrivare alla loro ricetta definitiva” ha sottolineato Mario Gambigliani Zoccoli, presidente del Consorzio Produttori Antiche Acetaie e dell’AED Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P.
“Noi formatori crediamo che attraverso i concorsi si esprima la sintesi e la concentrazione di quello che dovrebbe essere un percorso formativo. I ragazzi hanno la possibilità di sperimentare e, in più, mettendo in pratica quello che hanno imparato, aggiungono qualcosa di loro. Un altro elemento importante deriva dal fatto che durante i contest, si ha l’opportunità di ricevere consigli e suggerimenti da professionisti particolarmente autorevoli” conclude Giovanna Cammelli, direttrice dell’Istituto.
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06/05/2023
Autore:
Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it