CANNETO SULL'OGLIO MN -Il 12 marzo scorso si è aperta a Canneto sull'Oglio, presso il Museo Civico, la mostra Paesaggi di carta. Mantova e il Mantovano in stampe dal XV al XIX secolo da collezioni private, a cura di Irma Pagliari.
Nel corso dell'inaugurazione è stato anche presentato il catalogo della mostra che propone un'introduzione della curatrice e la descrizione di ogni esemplare con una scheda specifica e una fotografia. La mostra rimarrà aperta fino al 10 aprile 2022, il sabato e la domenica dalle ore 14,30 alle ore 18,30, la domenica mattina dalle ore 10 alle ore 12,30. In altri giorni su prenotazione.
Per informazioni, prenotazioni, visite di gruppi e scolaresche telefonare allo 0376 – 717010.
E-mail: cultura@comune.canneto.mnn.it
MUSEO CIVICO DI CANNETO SULL’OGLIO, via A. Gramsci, 1, Canneto sull’Oglio (Mantova)
La mostra “PAESAGGI DI CARTA. MANTOVA E IL MANTOVANO IN STAMPE DI COLLEZIONI PRIVATE DAL XV AL XIX SECOLO” è stata organizzata dal Museo Civico di Canneto sull’Oglio e curata da Irma Pagliari, già direttrice della Biblioteca Teresiana di Mantova ed esperta di cartografia storica.
La mostra propone un sorprendente viaggio nel tempo e nello spazio alla scoperta del territorio mantovano e della città di Mantova, grazie all’esposizione di carte geografiche, carte topografiche, mappe e vedute a stampa realizzate fra la fine del XV secolo e la seconda metà del XIX secolo, tutte provenienti da collezioni private. Un lungo percorso alla ricerca delle radici del nostro territorio, capace di rendere manifesti i mutamenti dei confini e quindi della geografia politica locale, ma anche dei corsi d’acqua principali e secondari, delle strade, della vegetazione, dei centri abitati. Attraverso questi documenti si può quindi leggere lo sviluppo degli insediamenti, l’evoluzione della loro importanza strategica, militare, economica e demografica, oltre che le mutazioni dei relativi toponimi.
Grazie alla generosità di numerosi collezionisti mantovani e locali, è stato possibile esporre oltre ottanta esemplari a stampa, scelti non solo e non tanto per motivi estetici, quanto piuttosto da un lato per seguire le principali tappe attraverso le quali i disegnatori hanno guardato e descritto gli oggetti del territorio, dall’altro per mostrare come l’arte della stampa ha saputo reinterpretarli e divulgarli.
La selezione proposta si configura come evento assai significativo dal momento che il territorio mantovano rappresenta un “caso speciale”. Infatti, in quattro secoli di storia della cartografia a stampa, esso è stato descritto attraverso oltre 500 incisioni, un numero elevatissimo di piante e vedute a stampa se confrontato con quanto avvenuto per i territori vicini o consimili, ritratti da assai meno immagini grafiche.
Numerosi esemplari presenti in mostra sono “inediti”, o per meglio dire non presenti nei repertori, né mai esposti in precedenti mostre. Possono quindi essere ammirati per la prima volta grazie al lavoro di ricerca della curatrice e dei collezionisti e alla generosità dei prestatori, disposti a condividere con il vasto pubblico il frutto della loro passione collezionistica.
La mostra si articola in due sezioni: “IL TERRITORIO MANTOVANO DAL DUCATO ALLA PROVINCIA” - “LA RAPPRESENTAZIONE DELLA CITTA’ DAI GONZAGA ALLA RESTAURAZIONE”
Si rivolge a un pubblico di appassionati e di curiosi neofiti che da decenni non hanno avuto la possibilità di ammirare nell’insieme lo sviluppo della cartografia mantovana grazie a una sequenza di esemplari significativa e tendenzialmente esaustiva.
Nel percorso espositivo la cultura di un territorio, la sua storia e le sue trasformazioni emergono vividamente riflesse in chiave cartografica. Gli esemplari esposti diventano così straordinari documenti per la lettura della storia e la ricerca delle origini dei luoghi. Costituiscono un patrimonio culturale da custodire e salvaguardare con il preciso intento di mantenere sempre viva la memoria storica e la conoscenza. Infine, diventano un importante strumento di approfondimento sul tema del collezionismo privato che, affiancando le grandi collezioni pubbliche, riesce spesso a “salvare” dalla dispersione preziosi e rari oggetti grazie ad appassionate ricerche lunghe intere vite.
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22/03/2022
Autore:
Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it