DIMEZZARE LE EMISSIONI A FIORANO
FIORANO - Il Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile e il Clima di Fiorano Modenese prevede una riduzione del 50% delle emissioni di CO2 entro il 2030, attraverso azioni di mitigazione in tutti gli ambiti e azioni di adattamento ai cambiamenti climatici per sviluppare la resilienza del territorio.



Il Consiglio Comunale di Fiorano Modenese, nell’ultima seduta, ha approvato all’unanimità il PAESC, “Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile e il Clima”, proposto dall’Amministrazione.

Il Piano redatto con la collaborazione di AESS, Agenzia regionale per lo Sviluppo Sostenibile e con il contributo della Regione Emilia Romagna, è stato presentato questa mattina (4 marzo), nel corso di una conferenza stampa online. Erano presenti il sindaco del Comune di Fiorano Modenese, Francesco Tosi, l’assessore all’Ambiente, alla Mobilità, Davide Branduzzi, la Responsabile del Servizio Ambiente del Comune Marzia Conventi, Francesca Gaburro collaboratrice AESS e Benedetta Brighenti, presidente di AESS.

Il Piano è frutto di un percorso partito nel 2009, con l’adesione volontaria del Comune al ‘Patto dei Sindaci’, voluto dall’Unione Europea come strumento di collegamento diretto tra UE e territori locali, rappresentati dai loro primi cittadini.

Il documento illustra in che modo la comunità locale intende raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni CO2, per ridurre la propria impronta ecologica e contribuire al contenimento dell'innalzamento delle temperature mondiali.

“Il PAESC è l’opportunità di declinare il tema della tutela del nostro pianeta da scala globale a scala locale, vicino al cittadino – ha sottolineato l’assessore Davide Branduzzi – E’ fondamentale per costruire consapevolezza, in particolare sul cambiamento climatico. Infatti si aggiunge la C di clima a quello che era il nostro precedente PAES (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile), approvato nel 2011”.

Con il PAESC l’amministrazione comunale si impegna a ridurre le emissioni di CO2 (e possibilmente di altri gas serra) sul proprio territorio di almeno il 50% entro il 2030 (il limite fissato dalla UE è del 40%), in particolare mediante una migliore efficienza energetica e un maggiore impiego di fonti di energia rinnovabili e ad accrescere la resilienza del territorio agli effetti del cambiamento climatico.

"L’ambiente, insieme a scuola e sociale, sono una priorità di questa amministrazione, che si è già mossa con azioni concrete e stringenti in questo campo, – ha detto il sindaco, Francesco Tosi – come l’approvazione del Protocollo di contenimento delle emissioni, firmato nel 2019 da dieci sindaci del Distretto e da Confindustria Ceramica o ancora il raddoppio volontario degli alberi piantati per i nuovi nati, l’adeguamento del RUE ai nuovi fenomeni climatici, con conseguenti variazione delle regole di permeabilizzazione. Il cambiamento climatico è un tema che chiede la collaborazione di tutti: cittadini, soggetti pubblici e privati, per questo invito già ora a fare quello che possibile, ad esempio usufruire dei bonus disponibili per cambiare gli impianti di riscaldamento domestico ed avere meno emissioni dannose. L’amministrazione sta studiando misure per incentivare in questa direzione.”

Il PAESC è stato illustrato dal unto di vista tecnico da Marzia Conventi, responsabile del Servizio Ambiente del Comune che ha evidenziato che “Si tratta di un documento che sintetizza in modo trasversale gli obiettivi di altri piani comunali, come il PUMS o il PUG. Un documento che risponde ad una sfida ambiziosa che l’Europa pone e che chiama ad agire direttamente i sindaci”.

Nel PAESC sono previste 27 azioni di mitigazione per ridurre le emissioni, messe in campo su trasporti (8 azioni), sugli strumenti urbanistici per la realizzazione di edifici residenziali e pubblici a basso impatto energetico, sull’industria che, da sola, consente di raggiungere quote importanti di riduzione di CO2. Queste azioni porteranno, nel 2030, ad un calo delle emissioni pari a 187.629 tonnellate annue, rispetto a quelle prodotte nel 1998 (anno base). Già con le azioni previste dal PAES, nel 2018 la riduzione stimata è stata di oltre il 20%. In particolare l’impegno del Comune sugli edifici e apparati pubblici che porterà ad avere tre scuole a emissioni zero e consumi dell’illuminazione pubblica dimezzati entro il 2030.

Nel PAESC sono state aggiunte rispetto piano precedente anche 13 azioni di adattamento, soprattutto rispetto ai cambiamenti climatici che si delineano come maggiormente impattanti (caldo estremo soprattutto in estate, scarsità di precipitazioni medie annue ed eventi con precipitazioni intense), con cui   ci si propone di aumentare la resilienza del territorio. Tali azioni sono state raggruppate in quattro macro-gruppi: infrastrutture verdi e blu, l’ottimizzazione dei processi di manutenzione e gestione dei servizi pubblici, la formazione e la sensibilizzazione e i sistemi di protezione ad eventi estremi.

Il documento comprende poi la valutazione delle vulnerabilità e dei rischi legati al cambiamento climatico del territorio di competenza dell’ente locale e l’inventario base delle emissioni (BEI), che fornisce informazioni sulle emissioni di CO2 attuali e future del territorio comunale, quantifica la quota da abbattere, individua le criticità e le opportunità per uno sviluppo energeticamente sostenibile del territorio e le potenzialità in relazione allo sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili.

“Si tratta di un importante lavoro collettivo, che ha coinvolto diversi servizi del Comune, che riprende anche gli obiettivi di Agenda 2030 e il PAIR (Piano Aria Integrato Regionale) e che sviluppa una connessione forte tra livello di pianificazione locale e livello europeo. – ha spiegato Fracesca Gaburro di AESS, tra le principali redattrici del Piano – Si sta valutando anche la possibilità di partecipare ad un programma di scambio europeo di buone prassi, dove sono certa che il lavoro fatto a Fiorano avrà ottimi riscontri.”

Infine la presidente di AESS Benedetta Brighenti ha voluto sottolineare come per il Comune di Fiorano Modenese si sia trattato di un’adesione volontaria, non obbligata, al Patto dei Sindaci che ha portato al successivo PAESC, complimentandosi per i risultati raggiunti e per l’ottimo lavoro fatto in sinergia: “Un’opportunità che Fiorano ha colto fin da subito e ha portato avanti, sviluppando uno strumento che ha al centro l’adattamento. Una scelta di essere importante di essere in prima fila nella battaglia delle battaglie.”




04/03/2021

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Paolo Ruini
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