IN FUGA BANDA DELLE SLOT
BAGNOLO IN PIANO- I Carabinieri della Stazione di Correggio in provincia di Reggio Emilia, grazie all'attività di controllo del territorio e alla collaborazione dei cittadini, questa notte hanno mandato a monte gli intenti della banda ribattezzata, non a caso, delle slot che, durante la notte colpisce nei bar impossessandosi del contante riposto nei videopoker e nelle macchine cambia monete. Tre di questi malviventi questa notte nel bel mezzo del colpo hanno dovuto "rivisitare" i loro progetti che stavano interessando il bar Olè di va Roma a Bagnolo in Piano. Un residente poco prima delle 3 di questa notte, sentendo forti rumori provenire dal bar ha lanciato l’allarme al 112 con i carabinieri di Correggio che intervenuti a sirene spianate hanno messo in fuga tre ladri che incappucciati sono usciti dal bar preso di mira dandosi alla fuga e riuscendo a dileguarsi per le strade e poi per i campi circostanti agevolati dal buio della notte. Che i tre malviventi messi in fuga dai carabinieri appartenessero alla banda delle slot è stato rivelato una volta che   militari sono entrati nel bar. I carabinieri infatti hanno rinvenuto un flessibile con i quali i malviventi stavano cercando di tagliare gli “ancoraggi” che assicuravano ben salda al pavimento la macchina cambia monete. Escamotage preso dal gestore del bar proprio per evitare, come avvenuto nel assalto che i malviventi prendessero facilmente la macchina. Al riguardo degli strumenti da scasso sequestrati nel mezzo i carabinieri hanno proceduto ai dovuti rilievi per cercare di trovare anche in sede scientifica una svolta investigativa in quanto gli operanti hanno proceduto all’esaltazione delle impronte digitali che verranno inviate al Reparto Investigazioni Scientifiche Carabinieri di Parma per le indagini di comparazione con i soggetti pregiudicati censiti in Banca Dati. La ricerche scattate nell’intera zona anche con ‘ausilio di altre pattuglie giunte a Bagnolo in Piano non hanno permesso di rintracciare i tre malviventi fuggiti a mani vuote.


25/10/2016

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Paolo Ruini
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