CASTELLARANO - Si chiama Money Burning, "denaro in fiamme", l'operazione dei carabinieri in forza al Comando Provinciale di Reggio Emilia che nel weekend ha portato all'arresto di otto napoletani, in quanto la banda era solita aprire bancomat armata di fiamma ossidrica. Un’operazione, quella dei carabinieri, condotta grazie all’eccezionale connubio tra la capillare attività di controllo del territorio, esercitata nel caso in specie dai carabinieri della stazione di Castellarano, nel cui comune la banda aveva la base, e gli approfondimenti investigativi su dati raccolti nel corso dei servizi. Tali elementi hanno permesso ai carabinieri in forza alla compagnia di Castelnovo Monti, coordinati dalla Procura reggiana – Sostituto D.ssa Stefania PIGOZZI - di individuare la banda di matrice partenopea specializzata nei colpi ai bancomat che svuotavano grazie all’utilizzo di fiamma ossidrica. Nella notte tra sabato e domenica i carabinieri hanno operato 8 fermi di polizia giudiziaria nei confronti di altrettanti napoletani a carico dei quali sono stati acquisiti incontrovertibili elementi di riscontro che li vede responsabili, in concorso, del colpo ai danni del bancomat del Monte dei Paschi di Siena, compiuto a Reggio Emilia la notte del 12 ottobre scorso. Secondo le prima ipotesi investigative gli 8 fermati farebbero parte di una banda ben strutturata ed organizzata specializzata negli assalti ai bancomat che agiva in tutto il nord Italia.
17/10/2016
Autore:
Paolo Ruini
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