REGGIO EMILIA I Carabinieri di Reggio Emilia mettono fine alla fuga del brasiliano autore del tentato omicidio. La vittima era stata accoltellata venerdì mattina davanti alla figlia di 7 anni.
Le attività investigative e le ininterrotte ricerche condotte dai carabinieri del Nucleo Investigativo e della Compagnia di Reggio Emilia, sotto il coordinamento del sostituto procuratore Dr. Giacomo Forte, hanno posto fine alla fuga del 39enne brasiliano Elisandro Dos Anjos Costa, autore del tentato omicidio di Isa Dallasta, l’infermiera di 52 anni accoltellata venerdì mattina in strada a Reggio Emilia davanti alla figlioletta di 7 anni. Tutti i militari dell’Arma coinvolti si sono impegnati esprimendo il massimo impegno non solo per la gravità del fatto in sé, ma anche poiché vi erano fondati motivi per ipotizzare che lo stesso potesse minacciare o ferire altre persone in quanto potenzialmente ancora armato, non essendo stata rinvenuto sul luogo del delitto l’arma utilizzata per accoltellare la donna, avendo inoltre già dimostrato la propria aggressività.
La svolta nella tarda serata di ieri allorquando il 39enne, inseguito e braccato nell’hinterland milanese, ove aveva tentato di trovare rifugio, vistosi oramai preclusa ogni possibilità di fuggire alla morsa dei militari, dopo una breve trattativa gestita dai carabinieri reggiani, supportati dai colleghi della locale Compagnia e del Comando Provinciale meneghino, in Via Cellini di Corsico (MI) veniva presso in consegna e, una volta giunto a Reggio Emilia, sottoposto a fermo di indiziato di delitto da parte della polizia giudiziaria, per poi essere ristretto presso la casa circondariale La Pulce .
Le nella precedente nottata i carabinieri avevano individuato e successivamente arrestato un 50enne partenopeo residente nel capoluogo reggiano per favoreggiamento personale, avendo lo stesso nelle immediate fasi susseguenti al delitto, dapprima procurato all’accoltellatore un’utenza cellulare pulita e successivamente lo aveva accompagnato personalmente, con la propria macchina nel milanese, ove è stato poi catturato dai carabinieri. Nell’autovettura del 50enne i carabinieri hanno rinvenuto la bicicletta utilizzata dal brasiliano per allontanarsi dal luogo del delitto, che il complice non aveva ancora avuto il tempo di occultare. All’uomo i Carabinieri reggiani sono giunti ripercorrendo con attenzione maniacale i contatti sociali del brasiliano ed i loro ultimi spostamenti, che hanno rivelato una ristrettissima cerchia di persone e tra queste il 50enne campano, particolarmente attivo nei momenti immediatamente successivi al delitto, poi rivelatisi essere atti preparatori per assicurare la fuga.
Secondo una prima ipotesi investigativa, ancora all’esatto vaglio, alla base del grave ferimento dell’infermiera, vi sarebbero risentimenti personali nutriti dal cittadino brasiliano nei confronti della donna ritenuta ostacolo al rapporto d’amicizia che questi aveva nei confronti del figlio, efficacemente protetto dalla madre. Risentimento sfociato in una lite che venerdì mattina è culminata proprio con il grave ferimento della donna attinta da alcuni fendenti inferti con un coltello utilizzato dal 39enne.
05/07/2016
Autore:
Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it