FIORANO - Nel comune ceramico si è svolta la conferenza stampa di presentazione dello spettacolo “Yahrtzeit” (Tempo di un anno) che verrà proposto in prima assoluta mercoledì 27 gennaio, in occasione del Giorno della Memoria, alle ore 20.45, al Teatro Astoria di Fiorano Modenese, allestito con narrazione e musica originale, dall’associazione Amici della Musica "Nino Rota" in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, narrazione e musica originale, a cura dell'Associazione. L'ingresso sarà gratuito.
L’assessore alle politiche culturali Morena Silingardi ha espresso la soddisfazione perché il Giorno della Memoria viene celebrato con uno spettacolo che è stato ideato e realizzato, dalla scelta dei testi alla composizione delle musiche, da un’associazione fioranese. E’ un buon esempio del circolo virtuoso della cultura: consumare e produrre cultura, recepire e comunicare valori, idee, emozione attraverso i linguaggi dell’arte.
Il Maestro Mirco Bondi ha ricordato come il 2016 sia il trentennale della fondazione dell’Associazione della Musica Nino Rota, che dal 1986 ha contribuito alla cultura di Fiorano e del territorio con cori, gruppi musicali rock e jazz, la rinascita della Banda, l’Ensemble, musica sperimentale.
Luigi Monfredini è il narratore, le musiche sono del Maestro Mirco Bondi, eseguite dall’Ensemble Nino Rota diretto dal Maestro Adriano Taccini, con Cristina Vivi (flauto), Alice Castagni (flauto), Alessandro Lei (oboe), Edda Chiari (violino), Irina Martinova (violoncello), Jessika Camatti (clarinetto), Massimiliano Livaldi (clarinetto), Claudio Ubertosi (clarinetto basso), Ines Mammolini (pianoforte), Mirco Bondi (lastre d’acciaio, percussioni). La ricerca e la scelta dei testi e del materiale fotografico è stata curata da Milena Cadonici e Mirco Bondi; il supporto tecnico è di Roberta Venturelli.
IL TITOLO
Yahrtzeit: la parola viene usata anche da ebrei ashkenaziti che non parlano yiddish e si riferisce all’anniversario del giorno della morte di un parente.
Yahrtzeit letteralmente significa “tempo di un anno”. Tale commemorazione è nota in ladino come nahala. L’anniversario viene osservato diffusamente e si basa sulla tradizione ebraica secondo la quale le persone in lutto devono sempre commemorare la morte di un parente.
LO SPETTACOLO
La narrazione ripercorre dal punto di vista storico cronologico le tappe che hanno portato alla catastrofe della Shoah. Dalle prime avvisaglie delle politiche razziali e dalla esclusione degli ebrei dalla vita pubblica soprattutto nella Germania nazista, fino alle prime deportazioni e alla progettazione dei campi di sterminio, “soluzione finale della questione ebraica”, dove trovarono la morte 7-8 milioni di persone (non solo ebrei) .
LA MUSICA
I brani che accompagnano lo spettacolo sono composizioni originali di musica “d’avanguardia e sperimentale“. Tecnicamente i titoli dei brani sono i nomi dei campi di concentramento, ad ogni lettera dell’alfabeto è stato abbinato un suono (A=do, B=do#, C=re, ecc) la durata dei suoni è sempre desunta dal titolo tramite l’applicazione dell’alfabeto Morse.
25/01/2016
Autore:
Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it