RUBIERA - Rubiera celebra la “Giornata della memoria” 2017 con uno spettacolo che andrà in scena al teatro Herberia venerdì 27 gennaio: “L’Arvisèria. Atlante delle lettere dal carcere di Serena Pergetti”, una lettura con musiche basata su quanto scrisse una antifascista di 21 anni durante la detenzione extragiudiziale nel “carcere” repubblichino dei Servi a Reggio, poi in S. Tommaso, dal febbraio al luglio 1944.
Lo spettacolo è tratto dal libro omonimo di Pierluigi Tedeschi, e la parola “arvisèria” - che in dialetto vuol dire “somiglianza” - è usata da Serena in una delle lettere alla famiglia: una famiglia operaia e socialista di Villa Argine (Cadelbosco Sopra), che diede alla Resistenza reggiana un grande contributo. Infatti, oltre alla donna combatterono contro il fascismo anche altri quattro fratelli, tre dei quali arrestati insieme a lei: uno di loro, Avantino detto “Avanti”, fu deportato prima a Fossoli poi nel campo di Mauthausen dove, secondo la Croce Rossa internazionale, morì il 29 marzo 1945 (ma se ne ebbe la certezza solo nel 1965, anno in cui gli furono conferiti riconoscimenti dall’Urss e dal Comune di Cadelbosco). Lo spettacolo intreccia le lettere di Avanti a quelle della giovane sorella.
Sul palco dell'Herberia, venerdì sera, sarà lo stesso autore del libro, Pierluigi Tedeschi, voce narrante insieme con Cinzia Pietribiasi: con loro anche il cantautore e polistrumentista Rocco Rosignoli, perché alle letture si alterneranno brani musicali, reinterpretati, della tradizione resistenziale e non solo.
« Serena Pergetti – spiegano gli autori – ci ha lasciato uno spaccato di storia in forma di lettere, un attraversamento intimo dei fatti della storia », in un libro, pubblicato nel 2015 da ABao AQu Editore, definito « un libro di libertà dalla prigionia e un atlante delle emozioni: un libro che cattura lo sguardo, prima ancora d’immergersi nei testi lievi e ironici di una ventenne di settant’anni fa. »
Aggiungono i curatori: «L’Arvisèria è un tentativo nuovo e originale di attraversare la narrazione delle vicende della Resistenza. Le lettere di una giovane donna imprigionata nel famigerato carcere dei Servi a Reggio, che diventano un atlante geografico: esplorazione del territorio dei segni grafici come un viaggio fotografico “ghirriano” nella biografia di ognuno di noi».
Sipario ore 21,00: ingresso libero.
26/01/2017
Autore:
Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it