SAN POLO. C’è la fiamma dell’Arma che diventa stella cometa nel presepe realizzato dai carabinieri di San Polo, la casa distrutta dal terremoto accanto alla Natività nel presepe costruito dai bimbi della scuola dell’infanzia statale Papa Giovanni XXIII dedicato ai terremotati del centro Italia, ma anche un presepe fatto con centinaia di fotografie delle famiglie che ospitano i bimbi di Tula con l’associazione Millesoli.
Sono oltre cinquanta i presepi esposti nella Torre dell’Orologio a San Polo, nella mostra che verrà inaugurata sabato 10 dicembre, alle 11.
Organizzata dal Comune di S.Polo con il Comitato Genitori, la mostra resterà aperta fino al 6 gennaio grazie ai volontari dell’Auser.
Tra i presepi più originali c’è quello dei carabinieri di San Polo che riproduce la caserma di via Frassati con la stella cometa rappresentata dalla fiamma, simbolo dell’Arma e riproduzione del monumento dedicato ai militari caduti in servizio che si trova proprio davanti alla caserma stessa. L’idea è del carabiniere scelto Domenico Passaretta che ha usato le statuine Thun dedicate ai carabinieri. “Abbiamo optato per un presepe semplice per sottolineare al vicinanza con la gente – spiega il maresciallo Giovanni Tondo, comandante della stazione.
Molto belli i presepi realizzati da Marco Ghielmi di S.Polo, da Loredano Gelati, di Correggio e da Daniele Caselli di Montecavolo. Ghielmi presenta “Natività e dintorni” con pazienza, lavorando di traforo, usando vari tipi di legno,ha costruito i simboli di tutte le città più famose del mondo: dalla cattedrale di S.Basilio nella piazza Rossa, al grattacielo più alto del mondo di Dubai, dalla muraglia cinese, alla statua della Libertà, dalla porta di Brandeburgo al Cristo Redentore di Rio de Janeiro. Gelati propone quest’anno due splendidi presepi tradizionali, uno in stile napoletano e uno che riproduce un borgo spagnolo. Quest’anno, Gelati espone i suoi presepi anche a Tellaro (Lerici). Anche per Caselli presepi tradizionali, in quattro step, dall’annunciazione alla nascita di Gesù.
In mostra anche i presepi del centro diurno di salute mentale, dell’Avis con il bambinello che nasce in un melograno, dell’Aima, della Croce Rossa di S.Polo e Canossa, costruito dai pionieri e dedicato ai principi della Cri.
Tradizioni locali per la capanna nel vecchio “prete” e padella per le braci per scaldare il letto che Nicolas Mantovani, 13enne ha realizzato con l’aiuto della nonna Lorella Movilli, così come quello di Marco Solimei che lo ha ambientato con i bidoni del latte di una volta.
Semplice ma d’effetto la natività che Prima Ganapini, sampolese, ha realizzato con la lana grezza cardata e colorata. E quello di Susanna Nasi dentro ad una ruota d’automobile. Suggestive le statuine di Domenico Esposito, artista sampolese.
Il servizio di apertura della mostra dei presepi in Torre è a cura dei volontari Auser nei seguenti orari: 11,17,18,24,25,26 e 31 dicembre 2016 e 1 e 6 gennaio 2017 dalle 15 alle 19. Ingresso gratuito.
Nella foto: il maresciallo Giovanni Tondo, comandante della stazione dei carabinieri di S.Polo e Canossa, accanto al presepe che riproduce la caserma.
09/12/2016
Autore:
Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it