FIORANO - “Pazi Snajper, attenzione cecchino”
Sabato 6 aprile 2024 al teatro Astoria di Fiorano Modenese, uno spettacolo che ci ricorda l’atrocità di tutte le guerre. Sabato 6 aprile alle ore 21, al teatro Astoria di Fiorano Modenese, va in scena lo spettacolo, "Pazi Snajper” che significa “attenzione cecchino". Sul palco l’attrice Roberta Biagiarelli e l’attore Sandro Fabiani, regia di Luca Bollero, immagini di Luigi Ottani, musiche di Saverio Cigarini.
La serata sarà arricchita dalla riflessione storica di Azra Nuhedenfic, pluripremiata giornalista e scrittrice bosniaca, originaria di Sarajevo, che ha fatto parte del gruppo di ricerca dei materiali storici per la creazione dello spettacolo.
L’evento è organizzato dalla compagnia teatrale professionale “Babelia & C.- progetti culturali” per il progetto “Distruzioni di città Costruzione di Cittadini e Cittadine” grazie al Bando Cultura 2024 e al contributo del Comune di Fiorano Modenese. L’ingresso è libero e gratuito, fino ad esaurimento posti.
Sarajevo conserva la tragica memoria del più lungo assedio (1992-1996) della nostra storia contemporanea durante la guerra dei Balcani. Durante l’assedio alla città, l’alert “pazi snajper” (attenzione cecchino),costellava ogni incrocio, scritto su pezzi di cartone attaccati ai pali della luce, sui muri, sulle lenzuola, per segnalare il pericolo in agguato a chi si avventurava per strada.
Lo spettacolo di teatro storico, proposto da Roberta Biagiarelli, ci catapulta nel tempo di guerre presente, dall’Ucraina al Medio Oriente e costituisce una riflessione sulla ferocia e disumanità della guerra, che sia nei Balcani di 25 anni fa o nell’Ucraina e Gaza di oggi.
L’azione è ambientata in due situazioni parallele: la postazione del cecchino inondata dal suo flusso interiore e l’abitazione di un uomo e di una donna che resistono, testimoni consumati e attanagliati dal freddo, dalla paura, dalla fame, inventandosi modi per sopravvivere.
Il cecchino è il protagonista implacabile che osserva dall’alto della sua postazione lo scorrere davanti ai suoi occhi della vita nella città ferita, agisce dentro ad una condizione di attesa, così come dentro ad un tempo sospeso si trovano a vivere le sue vittime. Lui e Lei, rimasti nell’unico appartamento di un intero condominio abbandonato nel quartiere di Grbavica nella Sarajevo assediata, anche loro in attesa che accada qualcosa o che qualcuno arrivi a modificare la loro condizione. Due mondi destinati ad incrociarsi tragicamente dentro al mirino di un fucile di precisione.
La memoria di un assedio e di una guerra recente nel cuore d’Europa, i Balcani, ci richiama all’oggi, al nostro senso di responsabilità e alla ferma volontà nel perseguire la pace. Perché la memoria non è mai abbastanza.
03/04/2024
Autore:
Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it