BOLOGNA JAZZ FESTIVAL IL CONCERTO DEL 4 NOVEMBRE
BOLOGNA - Concerto di sabato 4 novembre 2023
Bologna, Sala Bossi del Conservatorio “G. B. Martini”, ore 21:15 MARTINI BIG BAND
“Sketches of Spain e dintorni: Omaggio a Miles Davis e Gil Evans”
Alessandro Presti, tromba

Michele Corcella, direzione

In collaborazione con Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna

Ingresso gratuito



Sabato 4 novembre alla Sala Bossi del Conservatorio “G. B. Martini” (ore 21:15; ingresso gratuito), nell’ambito del Bologna Jazz Festival, la Martini Big Band, diretta da Michele Corcella e con Alessandro Presti solista alla tromba, eseguirà dal vivo Sketches of Spain, il capolavoro jazz orchestrale culmine della collaborazione tra Miles Davis e Gil Evans. Il concerto, realizzato in collaborazione con Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna, ribadisce il forte legame tra la kermesse jazzistica e la più importante istituzione formativa cittadina in campo musicale, sinergia che confluisce nel Progetto didattico “Massimo Mutti”. All’interno di esso infatti si è svolta una residenza artistica della Martini Big Band che è servita come percorso preparatorio per la realizzazione del concerto.



Nel 1959 la casa discografica Columbia propose a Miles Davis e Gil Evans di realizzare un disco ispirato alla musica classica e folklorica della Spagna: ne sarebbe sortito Sketches of Spain, uno dei vertici assoluti del jazz orchestrale di tutti i tempi. L’arrangiatore e compositore canadese Gil Evans (1912-1988) e il trombettista Miles Davis (1926-1991), nonostante la differenza d’età, si conoscevano ed erano amici dalla metà degli anni Quaranta, quando Davis fu proposto come leader di un progetto coltivato da Evans, un nonetto dall'organico singolare, passato poi alla storia come Tuba Band. Nel 1957 i due erano tornati a collaborare sotto la bandiera della Columbia per il disco Miles Ahead, il cui successo portò poi alla realizzazione nel 1958 di Porgy and Bess. Il nuovo progetto ispanico proseguiva su quella falsariga.

Dopo aver esaminato molte registrazioni e partiture classiche e folk ed aver approfondito i rapporti tra la musica andalusa, africana e afroamericana, fu messo a punto il programma del disco: un adattamento dell’Adagio dal Concerto de Aranjuez per chitarra e orchestra di Joacquin Rodrigo; la Cancion del fuego fatuo dal balletto El amor brujo di Manuel de Falla, ribattezzata in inglese Will O’ the Wisp; due brani trascritti e riadattati da dischi di folklore andaluso, l’Alborada de Vigo (reintitolata The Pan Piper) e Saeta, un passaggio della processione del venerdì santo di Siviglia; e infine Solea, una composizione di Evans.

Come di consueto, l’orchestra immaginata da Evans non aveva niente di affine a una big band jazz: la nutrita sezione ottoni comprendeva quattro trombe, tre corni, due tromboni, basso tuba, mentre la più scarna sezione ance allineava solo tre flauti (uno doppiava anche clarinetto e oboe), clarinetto basso, oboe e fagotto; c’era un’arpa e naturalmente la sezione ritmica (solo contrabbasso e batteria, senza strumenti armonici) e due percussionisti. Evans trasforma le pagine di partenza in nuovi caleidoscopi timbrici, mentre Miles Davis riesce a tradurre sulla tromba l’ispirazione vocale del folklore andaluso impregnando lo strumento di un’intensità lacerante. Sketches of Spain rimane una pietra miliare nella storia della musica del XX secolo e un monumento ai legami profondi tra musica andalusa e musica afroamericana, mediati dalla tradizione araba del Sahel.



Il programma di questo concerto è la terza produzione che la Martini Big Band, sotto la direzione di Michele Corcella, dedica a Gil Evans, un caso certamente molto raro. In assenza di partiture ufficiali, questa esecuzione di Sketches of Spain è ricavata collazionando alcuni manoscritti di Evans, trascrizioni di Corcella e parti staccate. Il programma si arricchisce anche di altre pagine arrangiate da Gil Evans di sapore ispanico.



Le doti di compositore e arrangiatore di Michele Corcella sono state ufficializzate dalle vittorie in numerosi concorsi nazionali e internazionali, sia nell’ambito della scrittura per big band che per orchestra sinfonica. Numerose le sue collaborazioni in ambito jazzistico: Kenny Wheeler, John Taylor, David Liebman, Randy Brecker, Norma Winstone, Anders Jormin, Maria Pia De Vito, Diana Torto, Gabriele Mirabassi, Gianluca Petrella… Sul fronte classico ha lavorato con Mario Brunello, l’Altenberg Trio Wien, l’Orchestra Sinfonica del Teatro Comunale di Bologna.

Particolarmente produttivo il suo sodalizio artistico col pianista Glauco Venier, mentre la collaborazione con un altro pianista di riferimento del jazz italiano, Enrico Pieranunzi, è culminata nella pubblicazione dell’album Blues & Bach (2023) e nella produzione per orchestra sinfonica e trio jazz “Improclassica”.

Dal 2015 è il direttore della Martini Big Band, l’orchestra jazz del Conservatorio di Bologna, specializzata nella riproposizione dei grandi capolavori del jazz orchestrale.



In tempi non lontani, la sua presenza nel quartetto di Roberto Gatto ha portato alla ribalta la notevole caratura solistica di Alessandro Presti. Nato a Messina nel 1988, inizia a studiare la tromba all’età di cinque anni, guadagnandosi poi un diploma in Conservatorio. Titolo che ha integrato rimettendosi in gioco studiando jazz, anche con Marco Tamburini. Si è fatto quindi notare nei principali concorsi italiani: il “Vittoria Jazz Award”, il “Chicco Bettinardi”, il “Massimo Urbani”. E soprattutto ha iniziato a inserirsi in gruppi importanti: nel 2011 ha sostituito il trombettista Ambrose Akinmusire nel tour italiano del quartetto del celebre contrabbassista Eddie Gomez, che poi lo ha convocato nuovamente anche l’anno successivo. Presti ha inoltre suonato con Salvatore Bonafede, Nasheet Waits, Mario Biondi…

Attivo anche come leader, dimostra una notevole chiarezza di idee sin dai cast che assembla per i suoi gruppi, convocando i nomi più interessanti della ‘new wave’ jazzistica italiana.



Il Bologna Jazz Festival è organizzato dall’Associazione Bologna in Musica con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Bologna Città della Musica UNESCO, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Carisbo, Gruppo Unipol, Coop Alleanza 3.0, TPER, Città Metropolitana di Bologna, del main partner Gruppo Hera e con il sostegno del Ministero della Cultura. Il BJF fa parte di Jazzer powered by Gruppo Hera.



Informazioni:

Associazione Bologna in Musica

tel.: 334 7560434

email: info@bolognajazzfestival.com

www.bolognajazzfestival.com



Presidente: Federico Mutti

Direttore artistico: Francesco Bettini







Biglietti:

Ingresso gratuito


Gallery


02/11/2023

Autore:
firma autore articolo

Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it