JACOPO FO RACCONTA LA SUA ESPERIENZA DI FIGLIO D'ARTE
Toano ascolta storie di vita: Jacopo Fo presenta "Come è esser figlio di Franca Rame e Dario Fo" La Pro Loco di Toano è entusiasta di annunciare l'ultimo evento della serie "Toano ascolta storie di vita". Jacopo Fo, rinomato attore e figlio dei leggendari Franca Rame e Dario Fo, si esibirà venerdì 7 luglio alle ore 21 in Piazza della Chiesa a Toano (Reggio Emilia).

Lo spettacolo, intitolato "Come è esser figlio di Franca Rame e Dario Fo", è tratto dall'omonimo libro edito da Guanda. La regia dello spettacolo è curata da Felice Cappa.

In questo straordinario spettacolo, Jacopo Fo racconta la sua esperienza unica di crescere con Franca Rame e Dario Fo come genitori. Attraverso una serie di racconti e ricordi, cerca di rispondere alle domande che gli sono state poste più volte nella vita: Com'è esser figlio di Franca Rame e Dario Fo? Com'è cresciuto con due genitori così eccezionali? Quali insegnamenti ha ricevuto?

Con uno stile coinvolgente ed emozionante, Jacopo Fo ci guiderà nel suo mondo fatto di attori vagabondi, narratori e scenografi di favole, che hanno sempre solide radici nella storia del nostro paese. L'esistenza di meccanismi elementari, che sono stati particolarmente importanti nella sua vita, verrà messa in luce attraverso questo straordinario racconto.

Jacopo Fo ci offre uno sguardo insolito e personale sulla sua storia e sul modo in cui ha osservato il mondo che lo circondava. Attraverso una serie di ricordi ed emozioni, ci conduce in un viaggio indimenticabile nel suo mondo unico.

Lo spettacolo "Come è esser figlio di Franca Rame e Dario Fo" promette di essere un'esperienza coinvolgente e straordinaria. Vi invitiamo a partecipare a questa serata speciale e ad immergervi nelle storie e nelle emozioni condivise da Jacopo Fo.

L'evento si svolgerà in Piazza della Chiesa, e in caso di maltempo, sarà garantita la sua realizzazione nei locali del circolo Anspi adiacenti alla piazza.

Per ulteriori informazioni e aggiornamenti sull'evento "Toano ascolta storie di vita", vi preghiamo di contattare la Pro Loco di Toano tramite email all'indirizzo prolocotoano@gmail.com o telefonare al presidente Leonardo Perugi al numero 391 118 0624.



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Scheda dello spettacolo.

La Compagnia Teatrale Fo Rame presenta JACOPO FO in
COME È ESSER FIGLIO DI FRANCA RAME E DARIO FO.
Spettacolo tratto dall’omonimo libro edito da Guanda
REGIA DI FELICE CAPPA
“Un giorno mio padre mi regalò l’unico consiglio sulla scrittura che mi abbia mai dato: mi disse che se mentre scrivi ti inchiodi e la storia non va più avanti, molto probabilmente hai preso una deviazione sbagliata. Allora devi tornare indietro fino all’ultimo passaggio che ti convince, ti appassiona, e da lì riprendere il racconto cercando un diverso sviluppo…
Quando sono arrivato a scrivere gran parte di questo racconto mi sono inchiodato.” Così inizia il racconto di Jacopo Fo che raccoglie in un libro, che poi si fa spettacolo, una serie di racconti e ricordi per cercare di rispondere alla domanda che in assoluto gli è stata fatta più volte nel corso della sua vita: Com’è esser figlio di Franca Rame e Dario Fo?
Ma anche…
Com’è crescere con due genitori così?
Cosa ti hanno lasciato?
Cosa hai imparato?
Tutte curiosità ai cui cerchi di dare una risposta, quesiti che all’inizio di un’intervista sai già che ti verranno posti. Domande alle quali pensi sempre di avere la risposta pronta, ma mentre tu parti per rispondere con la solita tiritera ti succede che sempre nuovi ricordi ed emozioni ti riaffiorano alla mente. In questo racconto Jacopo Fo cerca di portarci un po’ nel suo mondo di guitti e attori girovaghi, di affabulatori, di scenografia e disegnatori di favole che hanno sempre delle salde fondamenta nella storia del nostro paese.
“Quello che penso di poterti segnalare scrivendo questo racconto, è l’esistenza di alcuni meccanismi elementari che nella mia storia sono stati particolarmente importanti perché sono nato in una famiglia governata dagli estremi, da situazioni al limite della realtà, e ho visto cose che a non tutti capita di vedere. Quel che mi interessa raccontare è il punto di vista inusuale dal quale mi sono trovato a guardare. In effetti, in questo momento non ho esattamente la capacità di dare grandi consigli o di dire verità immense e universali. Scrivo per mettere in fila i fatti salienti e magari capirci qualche cosa, pensando contemporaneamente che una simile sfilata di eventi possa servire a qualcun'altro che magari possa arrivare a sintetizzare qualche idea sensata su cosa stiamo qui a fare, vivi, e cosa potremmo fare di utile o quantomeno di gradevole.”

ESTRATTI
Franca, una santa.
Per lei la gente aveva un particolare rispetto.
Ed è proprio la parola adatta: “rispetto”.
Quando è morta più di un compagno, ricordando una delle infinite imprese, mi ha detto: “Sai quando mi telefonava tua madre dovevo alzarmi in piedi”. Cioè a dire che doveva mettersi sull’attenti... Non che mia madre si comportasse come un generale e desse ordini. Chiedeva continuamente consigli e poi li ascoltava pure. Poi le persone adoravano realizzare quel che lei domandava... Al suo funerale c’erano migliaia di donne con la sciarpa rossa. Molte compagne quel giorno e negli anni successivi mi hanno preso da parte e mi hanno detto: “Solo grazie a tua madre ho trovato il coraggio di raccontare la violenza che ho subito anch’io”. Franca era un punto di riferimento, qualunque tempo facesse in cielo su di lei potevi contare. Mesi fa mi ha telefonato una donna: “Volevo dirti che devo ringraziare tua mamma perché mi ha risolto una situazione drammatica!” E io: “Grazie, ma Franca è morta ormai da anni...!” “Sì, ma lei mi ha aiutato pochi giorni fa! Ero disperata e ho detto: Franca aiutami tu! E lei mi ha detto cosa fare e ha funzionato!” Ascolto interdetto. Vuoi vedere che viene fuori un culto para religioso? Santa Franca delle cause impossibili! E’ il pubblico che fa lo spettacolo Ogni tanto a teatro viene uno spettatore che ride in modo comico ed è straordinario perché trascina tutti. Ci sono quelli che hanno addirittura lo scoppio ritardato perché all’inizio della risata restano soffocati e quindi silenziosi, poi esplodono cercando di respirare e la gente che ha appena smesso di ridere riparte. A volte resti zitto per un minuto ad aspettare che le risate e le risate sulle risate, finiscano. Un piacere abissale! Questo piacere e l’emozione che questo mestiere ti dà permettono all’attore di realizzare imprese impossibili.

Una produzione C.T.F.R. srl
Distribuito da CORVINO PRODUZIONI


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04/07/2023

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Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it