REGGIO EMILIA - Sarà presentato domenica 5 marzo, nella Galleria Parmeggiani di Reggio, il libro di Anna Scannapieco “Il falso originale” dedicato all'omonima commedia ritrovata nel 1989, forse di Goldoni, ambientata a Scandiano e imperniata su uno scienziato che è Lazzaro Spallanzani. Con l'autrice, docente di Filologia dei testi teatrali all'Università di Padova ed esperta del genio veneziano, Paolo Mazzarello, dell'Università di Pavia, e i responsabili del Centro Studi Spallanzani di Scandiano e dei Musei Civici reggiani, organizzatori del pomeriggio.
Che l'anonimo autore dallo stile goldoniano sia proprio Carlo Goldoni, oggi sembra molto probabile, come l'autrice spiegò in novembre a Scandiano nel convegno “La commedia ritrovata”, organizzato da Comune e Centro Studi “Spallanzani”. L'antico libro, stampato a Venezia nel 1796, fu trovato – in pessime condizioni – dal regista reggiano Andrea Dalla Zanna, ma solo nel 2010 si capì che è “Scandiano” il luogo dove « La scena si rappresenta » e che pertanto il protagonista, “Dottor Lombardi, naturalista”, è lo scienziato scandianese (davvero vittima, a Pavia dove lavorò e morì, della disavventura che viene narrata).
La Scannapieco, pur non avendo la la prova definitiva che sia un Goldoni finora sconosciuto, lo ritiene verosimile – salvo trovarsi davanti a un abilissimo falsario, perfetto nell'imitazione fino a citare un amico parigino del commediografo e usare un suo abituale stampatore. Molte sono infatti le analogie con altre opere del Goldoni, e le somiglianze fra l'introduzione e le Memoires stese a Parigi dall'autore della “Locandiera”, morto nel 1793. Ricostruito anche il titolo dell'opera: “Il falso originale”, molto in stile con gli opposti goldoniani, anziché “Il falso ospite”, come inizialmente inteso a causa di bruciature che rendono illeggibili alcune parti.
Seguirà la presentazione una lettura di brani da parte di Maria Antonietta Centoducati, che nel 2013 partecipò alla messinscena del testo, e altri attori.
L'appuntamento è alle 16.30 nella Galleria Parmeggiani, in corso Cairoli 2 a Reggio.
04/03/2017
Autore:
Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it