MANCANO MEDICI E INFERMIERI NEI PRONTO SOCCORSI
PROVINCIA REGGIANA - La carenza di medici specialisti nell’emergenza-urgenzae le scelte necessarie. In merito al tema toccato   da diverse testate, sollevato dal sindacato SNAMI, la Direzione dell’Azienda USL IRCCS di Reggio Emilia evidenzia come sia oramai diffusamente nota la drammatica carenza di medici specialisti in emergenza urgenza che interessa l’intero paese, non solo la nostra regione e la nostra provincia.

Carenza che non è destinata a risolversi nel breve periodo, purtroppo, essendo pochissimi i giovani medici che intendono intraprendere questa attività, come testimonia il numero esiguo di iscritti alle scuole di specialità.

In questo contesto il ricorso ai cosiddetti “gettonisti” ha consentito all’Azienda sanitaria reggiana, a partire dal 2023, di contrastare il sovraffollamento e dare risposte adeguate ai cittadini nei diversi punti che compongono la rete provinciale del Dipartimento Emergenza Urgenza, assicurando gli standard di permanenza in PS previsti dalle norme nazionali e regionali.

Va ricordato che il ricorso alle cooperative è normato dalla legge, che ne disciplina in modo preciso le modalità di reperimento e la durata massima del servizio. L’Azienda USL IRCCS di Reggio Emilia si sta muovendo in questo ambito, prevedendo una progressiva e graduale (oltre che inevitabile) riduzione del ricorso a medici “gettonisti”, fino a cessarne l’utilizzo nel 2025. È opportuno segnalare che solo a Castelnovo Monti il bando di gara ha previsto l’eventuale attività in automedica in relazione alle caratteristiche di quel Pronto Soccorso e di quel territorio.

Per quanto riguarda i MET, medici che frequentano un corso di alcuni mesi per conseguire il titolo di Medici dell’Emergenza Territoriale (MET) destinati a garantire il servizio in automedica, l’Azienda rende noto che nel 2023 è stato effettuato un corso che vedeva 21 iscritti. Di questi ne sono risultati idonei 19, nessuno dei quali era intenzionato a lavorare in Azienda, si trattava infatti di medici già specializzandi in altre branche che vedevano in questo corso un completamento della loro formazione da spendere in altri contesti. Preme rimarcare il grande impegno dedicato dagli specialisti in emergenza urgenza dell’Azienda, in un momento di grave carenza, per formare i giovani colleghi senza che questo abbia portato alcun beneficio per il sistema.




16/08/2024

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Paolo Ruini
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