SCANDIANO- IL PRONTO SOCCORSO DI SCANDIANO SARÀ CHIUSO. LA AUSL DI REGGIO EMILIA E IL
PARTITO DEMOCRATICO ABBIANO IL CORAGGIO DI DIRLO AI CITTADINI PRIMA DELLE ELEZIONI.
La strategia di riduzione dei servizi di emergenza e urgenza continua senza sosta, e anche il pronto soccorso di Scandiano ne sarà probabilmente vittima. Ciò che la AUSL e il Partito Democratico, attualmente al governo delle politiche sanitarie della regione
Emilia-Romagna e distrettuali, non stanno comunicando ai cittadini e ai futuri elettori, a cui
chiederanno il voto, è che anche il vitale servizio di pronto soccorso di Scandiano subirà la
stessa sorte di molti altri PS.
Nonostante la mobilitazione popolare che ha raccolto oltre 5.000 firme per la salvaguardia
di questo servizio fondamentale, sembra ormai certo che dopo le elezioni il pronto
soccorso sarà soppresso. Al suo posto verrà con ogni probabilità istituito un CAU, un
servizio di assistenza per problemi di salute non gravi, non adatto alle situazioni di
emergenza grave che richiedono interventi rapidi e una struttura adeguata, come quella
attualmente presente a Scandiano
Va ricordato che il pronto soccorso di Scandiano, dopo una lunga chiusura dovuta alla pandemia da Covid-19, è stato riaperto in forma ridotta, con un servizio solo diurno e con medici assunti a chiamata anziché stabilmente, aumentando così la precarietà del
servizio. Gli ingenti investimenti pubblici per il suo ammodernamento rischiano quindi di
essere vanificati da una successiva riduzione a CAU, uno spreco di denaro pubblico.
La decisione del PD di Casalgrande di non sostenere né la mozione né la raccolta firme per
salvare questo servizio, insieme al fatto che le firme raccolte sono state ignorate senza
discussione dalla regione, evidenziano un distacco tra la volontà dei cittadini e l'azione
politica. Questo è un tema fondamentale assente, non casualmente, da questa campagna
elettorale. Per questo motivo, è importante che ora, prima delle elezioni venga detto
chiaramente ai cittadini ciò che li attende dopo il voto: la soppressione del pronto
soccorso.
Un quadro locale molto preoccupante che si integra con i dati allarmanti sulla gestione del
pronto soccorso nella regione. I lunghi tempi di attesa, che possono arrivare fino a 370
minuti anche per un paziente con codice rosso, mettono a dura prova la fiducia nella
capacità del sistema sanitario di rispondere alle emergenze. Nel 2022, oltre 1.700.000
persone hanno fatto ricorso al pronto soccorso, ma solo una piccola percentuale ha
ottenuto un ricovero ospedaliero, mentre un significativo 6% ha abbandonato prima di
essere visitato, piazzando la provincia di Reggio Emilia tra le peggiori in Italia.
A questa situazione si aggiunge la difficoltà dei cittadini nel prenotare prestazioni sanitarie
nelle strutture pubbliche, che li costringe ad affrontare ingenti debiti per accedere alle cure
necessarie nella sanità privata. Un recente studio su richieste di prestiti ha rivelato che un
significativo 4,4% di finanziamenti riguardava spese sanitarie, evidenziando il crescente
disagio finanziario dei cittadini nel garantirsi l'accesso alle cure. Tutto ciò avviene mentre
le compagnie assicurative traggono profitto dalle difficoltà dei cittadini, un fenomeno che
mette in discussione il concetto stesso di accesso equo alle cure mediche.
La situazione critica del sistema sanitario in Emilia-Romagna richiede un intervento
immediato e trasparente da parte delle istituzioni. È necessario adottare misure concrete,
come prevenire la pericolosa proliferazione dei "gettonisti", eliminare il tetto di spesa per
l'assunzione del personale nel servizio sanitario nazionale, , garantendo una retribuzione
adeguata in base all'impegno e alla responsabilità professionale e rivedere il numero
chiuso per l'ammissione ai corsi di Laurea in Medicina e Infermieristica. Inoltre, si
dovrebbero attivare contratti di formazione-lavoro per gli studenti dell'ultimo anno di tali
corsi. È fondamentale anche promuovere campagne di comunicazione che valorizzino la
professione medica e infermieristica, evidenziandone l'importanza sociale e le diverse
sfaccettature delle rispettive figure professionali.
Per questo Venerdì 24 Maggio alle ore 21:00 in Piazza Ruffilli a Casalgrande si terrà un
dibattito pubblico alla presenza di esponenti sindacali della sanità per spiegare cosa ne
sarà del servizio di pronto soccorso dell’ospedale di Scandiano.
Lista Civica Noi per casalgrande
Lista Civica Siamo Casalgrande
FIALS - Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità
20/05/2024
Autore:
Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it