REGGIO EMILIA- 500 libri in dono alla Pediatria grazie alla generosità dei reggiani e a un’iniziativa della Libreria “Giunti”
Oltre 500 libri per bambini in dono alla Pediatria del Santa Maria Nuova di Reggio Emilia grazie alla solidarietà dei reggiani e a una bellissima iniziativa della Libreria “Giunti al Punto” di via Emilia San Pietro. I libri ricevuti dall’ospedale saranno regalati ai piccoli degenti al momento delle dimissioni in modo che l’unico ricordo del ricovero sia un bel ricordo. La consegna è avvenuta nei giorni scorsi nelle mani del direttore della Pediatria, dottor Alessandro De Fanti, delle coordinatrici infermieristiche Nicoletta Vinsani e Letizia Coradazzi e della dottoressa Maria Chiara Rompianesi per la Direzione Medica Ospedaliera.
Dal 1° al 31 agosto grazie all’iniziativa “Aiutaci a crescere. Regalaci un libro”- in tutte Librerie Giunti al Punto chiunque poteva donare, in piena libertà di scelta, libri alle scuole dell’infanzia e alle scuole primarie e ai reparti pediatrici. A Reggio il “bottino” è stato di circa 1000 libri in totale, di cui 576 sono andati all’Ausl.
Ben 12 scatoloni di preziosi volumi per l’infanzia e l’adolescenza sono state consegnati dalla referente della libreria Martina Rotatore che ha detto: “E’ un piacere sapere che questi libri andranno ai bambini che hanno affrontato terapie o periodi faticosi in ospedale. La raccolta è andata molto bene e le donazioni da parte dei clienti sono state innumerevoli e generose, nonché piene di entusiasmo”.
“Grazie di cuore alla libreria Giunti per questa straordinaria iniziativa – ha detto il Direttore della Pediatria -. Non c’è da stupirsi della generosità dei cittadini di questa città che più volte si sono dimostrati di una estrema sensibilità per i temi dell’Infanzia e della Cultura e hanno testimoniato, anche in passato tramite varie iniziative, grande attaccamento al loro ospedale”.
La dottoressa Rompianesi ha ringraziato per l’iniziativa a nome della Direzione Medica Ospedaliera: “Regalare libri è un gesto simbolico in sé. Significa avere a cuore le giovani generazioni e la loro capacità creativa. Pensare poi ai bambini che sono in un letto d’ospedale è ancora di più: è sostenerli dal punto di vista emotivo e spingerli a volare con la fantasia”.
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20/10/2022
Autore:
Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it