IL MAGATI NON DEVE ESSERE RIDIMENSIONATO
ZONA CERAMICHE - Ospedale Magati – una priorità per la lista “Noi per Casalgrande”
Negli interventi che la lista “Noi per Casalgrande” ha esplicitato durante l’assemblea pubblica del 10 marzo scorso, sono state evidenziate alcune problematiche e fornito anche proposte e suggerimenti.
Giova innanzitutto ricordare che è dal giugno 2020 che la nostra lista ha chiesto al Presidente e alla giunta dell’Unione Tresinaro Secchia di farsi portavoce delle preoccupazioni dei cittadini del territorio e di chiedere all’Ausl di Reggio Emilia chiarimenti in merito alla riapertura dei reparti e del Pronto Soccorso dell’ospedale Magati.



Da parte nostra non si è mai trattato di attivare polemiche sterili.

La mozione presentata aveva unicamente lo scopo di cercare di chiarire una problematica che ai più nel giugno del 2020 era ancora ignota.

Non ci sembrava e non ci sembra di aver fatto nulla di tanto grave da meritare offese a mezzo stampa riservateci dal partito di governo di Scandiano che riteniamo ora come allora gravi.



In quell’occasione avevamo ritenuto che la sede idonea per presentare queste preoccupazioni fosse appunto il Consiglio dell’Unione, composto da consiglieri eletti dai cittadini dei diversi territori che usufruiscono dei servizi dell’ospedale Magati di Scandiano.



Dubbi che formalizzammo nuovamente il 21 novembre 2021 con la presentazione a firma del capogruppo Cassinadri per la lista Noi per Casalgrande e del Consigliere Santoro avente come ORDINE DEL GIORNO la richiesta di convocazione in un prossimo consiglio dell’Unione, della Direttrice Generale dell’Usl di Reggio Emilia per un confronto con i consiglieri dell’Unione dei Comuni in rappresentanza degli oltre 80.000 abitanti del distretto sanitario di Scandiano.



In merito al Piano Attuativo Locale (PAL) di cui si è discusso anche durante la commissione di dicembre a Casalgrande e durante l’assemblea del 10 marzo abbiamo sottolineato e rilevato alcune problematiche.



La prima: questo importantissimo e strategico documento non ha avuto la giusta pubblicità e divulgazione tra le nostre comunità.



Questa mancanza non è certo da attribuire ai tecnici che in massima parte lo hanno elaborato e portato a sintesi, ma alla politica.



Per il piano (dati aggiornati al 2018) il distretto di Scandiano continua ad essere il distretto più “giovane”, con la maggior proporzione di residenti nelle classi di età giovanili-adulte mentre il distretto di   Castelnovo ne’ Monti è il distretto con meno giovani e con la maggior frequenza di anziani.





Il piano ricorda la fusione delle due aziende pubbliche provinciali che nel 2017 ha riguardato in particolare la componente ospedaliera, con la costituzione del Presidio ospedaliero provinciale “Santa Maria Nuova” articolato nei seguenti sei stabilimenti: - Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia - Ospedale Sant’Anna di Castelnovo ne’ Monti - Ospedale San Sebastiano di Correggio - Ospedale Civile di Guastalla - Ospedale Ercole Franchini di Montecchio - Ospedale Cesare Magati di Scandiano.



Un bacino complessivo a livello provinciale di 42 comuni suddivisi in 6 distretti con una popolazione al 1/ 1/2018 era di 533.649 abitanti il 15% concentrati nella nostra Unione.



Nel 2019 erano ancora da pianificare gli interventi di adeguamento del Pronto Soccorso di Scandiano ma che aveva già ipotizzato la chiusura del reparto maternità.





Andando oltre nel PAL non era previsto il PRONTO SOCCORSO a 12 ore.



Nel PAL però è stata introdotta l’attività di auto medica ed auto infermieristica.

Tuttavia se si vuole riaprire il pronto soccorso occorre che sia fatto non certo con le stesse persone che sono in auto medica.

Se le riflessioni fossero diverse sarebbe sicuramente difficoltoso reperire tecnici in grado di gestire carichi di lavoro di questo tipo.



Crediamo inoltre che non debba essere messa in discussione l’auto medica di notte e vogliamo essere chiari AUTO MEDICA non solo AUTO INFERMIERISTICA.



Tornando al PAL nel suo complesso non possiamo che condividere quanto anche la dott.ssa Marchesi ha dichiarato: è un piano ormai sorpassato.



Piano che necessita di revisioni importanti a nostro avviso anche nell’impostazione generale.



Revisioni che devono rientrare non certo in un’ottica di riduzione e contenimento della spesa.

Potenziamento e rilancio sia in termini di risorse economiche che di competenze sanitarie (anche se di difficile reperimento).



Spesso, anche durante la commissione tenutasi a Casalgrande, ci siamo sentiti giustamente dire che il problema è l’inserimento di nuovi medici e nuovi infermieri.



Forse se le retribuzioni fossero adeguate alle responsabilità queste carenze potrebbero essere minori.



Forse se la gestione delle turnazioni fosse meno gravosa l’attività potrebbe essere più rispondente alle esigenze di una migliore qualità della vita anche da parte dei sanitari stessi.



Comprendiamo che i responsabili tecnici svolgano e cerchino di attivarsi al meglio nell’organizzazione date le risorse stanziate.



Crediamo senza ombra di dubbio che le risposte e le soluzioni da loro fornite siano il massimo stante la situazione in essere ricca di carenze ed incognite.



Le responsabilità però esistono e crediamo siano della politica che decide ad esempio quanti fondi e risorse stanziare.



Spetta alla politica decidere le priorità e ai tecnici gestirle ed eventualmente fare proposte migliorative.



E se spetta alla politica, per la nostra lista “noi per Casalgrande, la priorità è una garanzia nell’immediato di una copertura h24 delle auto mediche e di una revisione complessiva del Piano Attuativo Locale alla luce delle esperienze maturate in questi mesi.



La salute dei cittadini, e la pandemia in corso ce lo dimostra costantemente, è uno dei valori irrinunciabili per le comunità.



Una comunità con un territorio come il nostro di oltre 80.000 abitanti, il 15% di tutta la provincia.



Una comunità dove molte persone (speriamo ancora per molto tempo) lavorano in industrie il cui ciclo produttivo si sviluppo su turni e quindi 24 ore al giorno 7 giorni su 7 e dove il rischio di infortuni (anche gravi) è sempre presente.



I cittadini dei comuni di Viano e Baiso i cui cittadini possono essere assistiti in modo tempestivo e rapido anche da mezzi che partono da Reggio!





Non possiamo inoltre richiedere in generale una semplice verifica: se, come sappiamo, i budget a livello regionale sono rispettati, com’è il livello dei servizi? E questo in considerazione anche del fatto che il nostro più importante ospedale (il Santa Maria) è di tipo universitario.



Concludiamo rimarcando l’importanza della figura dei medici di base, alla luce anche della preziosa attività prestata durante il periodo COVID.



Importantissima una nuova integrazione con il sistema sanitario nel suo complesso in primis e in collaborazione con l’attività dell’Ospedale Magati di conseguenza.



Marco Cassinadri


16/03/2022

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Paolo Ruini
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