ALBINEA - L'onlus CuraRE, nata per contribuire alla realizzazione del MIRE di Reggio Emilia, compie 10 anni e festeggia sabato sera 26 giugno 2021 ad Albinea insieme agli operatori dei dipartimenti materno-infantili di tutta la provincia. Bonaccini: "Prezioso lavoro di squadra tra istituzioni e cittadini per rendere possibile una struttura di eccellenza e all'avanguardia"
Lunedì scorso la firma del ministro Speranza e del presidente Bonaccini sull'Accordo di programma che, tra i 38 interventi previsti, stanzia anche 12 milioni per l'Ospedale materno-infantile di Reggio Emilia. Una ricorrenza significativa che cade proprio nella settimana in cui è stato confermato lo stanziamento di 12 milioni di euro per la realizzazione del Mire, obiettivo per cui l’associazione è stata fondata.
L’onlus CuraRE di Reggio Emilia, nata per sostenere il progetto del nuovo Ospedale materno infantile della Città del tricolore, compie 10 anni di attività e li festeggia questa sera ad Albinea (Re) con un appuntamento, il primo evento promosso dopo il lockdown del 2020, a cui, insieme al presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e agli amministratori del territorio, parteciperanno oltre cento operatori sanitari dei dipartimenti materno-infantili di tutti e cinque gli ospedali della provincia di Reggio Emilia.
Un compleanno, quello di CuraRE, che ha più significati. È sicuramente l’occasione per ripercorrere l’importante percorso che ha fatto sì che, con l’aiuto e il sostegno delle istituzioni locali, regionali e nazionali, si arrivasse a raccogliere i fondi per il progetto del Mire. Ma è anche il momento per festeggiare la firma di lunedì scorso sull’Accordo di programma siglato dal ministro della Salute Roberto Speranza e dal presidente Bonaccini che mette nero su bianco altri 12 milioni di euro di fondi per la realizzazione del Mire. Infine, è soprattutto una serata per ringraziare e ascoltare le esperienze di medici, infermieri e altri professionisti di ostetricia, ginecologia, pediatria e di tutti gli altri reparti materno-infantili di Reggio Emilia e provincia: sanitari che hanno lavorato per mesi in condizioni difficili (un motivo su tutti, la chiusura dei punti nascita di molti ospedali, trasformati in reparti Covid per l’emergenza), ma nonostante questo sono stati in grado di garantire, assieme ai colleghi dell’intero sistema sanitario regionale, standard altissimi di assistenza, ad esempio per la cura dei bambini prematuri.
“L’onlus CuraRE e il progetto del Mire- afferma il presidente Bonaccini- sono l’esempio perfetto della sanità che vogliamo in Emilia-Romagna, dove il pubblico, con il prezioso supporto del privato e del volontariato, riesce ad assicurare strutture non solo all’avanguardia, ma di eccellenza, per un’assistenza sempre più individualizzata che metta al centro, come in questo caso, i bisogni delle donne e dei bambini. Un lavoro di squadra tra istituzioni, cittadini e professionisti della sanità che ci ha anche permesso di attraversare, insieme, questi mesi difficilissimi. A loro va il nostro grazie, e la conferma del nostro impegno a realizzare strutture sanitarie sempre più innovative e capaci di soddisfare le nuove esigenze di cura e assistenza: va in questa direzione l’accordo sullo stanziamento di 12 milioni di euro sottoscritto nei giorni scorsi”.
L’onlus CuraRE e il Mire
CuraRE Onlus nasce il 31 maggio 2011 a Reggio Emilia per contribuire alla realizzazione del Mire, Maternità Infanzia Reggio Emilia: un nuovo edificio, all’interno dell’Ospedale Santa Maria Nuova che ha come obiettivo la tutela della salute della donna, della gestante, della coppia, del neonato e del bambino, caratterizzandosi come luogo accogliente e famigliare, corredato dalle più moderne tecnologie e competenze, associate a caratteristiche che permettano le migliori modalità di cure. /JF
26/06/2021
Autore:
Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it