DONATI DUE DEFIBRILLATORI PORTATILI
ZONA CERAMICHE - Acimac – l’Associazione Costruttori Italiani Macchine e Attrezzature per Ceramica - dona al SIULP di Modena (sindacato della Polizia di Stato) due defibrillatori portatili. Una scelta voluta per sostenere il territorio e la qualità dei servizi garantiti dai poliziotti ogni giorno, specialmente in questa fase di emergenza sanitaria ed economica. L’associazione, subito dopo aver ricevuto la segnalazione dal SIULP sulla necessità di due defibrillatori, si è immediatamente mobilitata per l’acquisto di due Philips HS1, defibrillatori dotati di chiare istruzioni vocali in italiano.

Questi strumenti sono fondamentali per un tempestivo soccorso medico in caso di arresto cardiaco, prima dell’arrivo dell’ambulanza che, in un periodo di particolare emergenza sanitaria come la pandemia che stiamo vivendo, non sempre riesce ad arrivare in tempo.

“Siamo sempre più convinti – commenta Paolo Mongardi, presidente di Acimac – che il sostegno al lavoro della Polizia sia un ritorno qualitativo della società in cui operiamo e viviamo. È un momento di difficoltà economica e sociale per l’intero paese e per tutte le aziende che vi operano – prosegue il presidente -, tuttavia crediamo che sia ancora più importante per una associazione come la nostra e il settore che rappresentiamo manifestare solidarietà e vicinanza al territorio. Con questa donazione siamo lieti di sostenere le forze dell’ordine in questa occasione per quanto nelle nostre possibilità”.

“Il generoso dono di Acimac – dichiara Roberto Butelli, segretario generale provinciale Siulp – avrà un ruolo notevole nell’aiutare gli operatori della Questura di Modena a svolgere il proprio dovere in sicurezza. Grazie alla strumentazione donata i poliziotti modenesi avranno una possibilità in più in materia di tutela della salute pubblica in ogni situazione di emergenza che dovesse verificarsi. Il nostro ringraziamento, quello di tutti i poliziotti della provincia di Modena, va quindi ad Acimac per la significativa donazione che abbiamo ricevuto: non era una cosa dovuta e perciò di grande valore”.


18/06/2021

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Paolo Ruini
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