RAPPER INSULTA I CARABINIERI: FINISCE A GIUDIZIO
ROMA - CITAZIONE DIRETTA A GIUDIZIO PER IL RAPPER PAKY CHE IN UN CONCERTO AVEVA INSULTATO I CARABINIERI. Soddisfazione del SIM Carabinieri, associazione sindacale dell’Arma dei Carabinieri che, attraverso l’avvocato Antonello Madeo, aveva querelato il cantante rapper per diffamazione aggravata. Il SIM CC, associazione sindacale dell'Arma dei Carabinieri, prima per nascita e numero di iscritti, esprime grande soddisfazione per la notizia del rinvio a giudizio del rapper Vincenzo MATTERA, noto come PAKY, che il SIM CC aveva querelato per diffamazione aggravata nei confronti dei Carabinieri. La decisione della Procura della Repubblica di Latina arriva a un anno dai fatti avvenuti durante l'Explosive Festival di Latina, il 24 agosto 2023. Durante l'esibizione, il rapper aveva incitato il pubblico a saltare, insultando gravemente il Corpo dell'Arma dei Carabinieri con le parole: «voglio dire solo una cosa: chi non salta adesso è un cazzo di carabiniere pezzo di merda». All'indomani del concerto, il SIM Carabinieri – forte della sua rappresentatività con circa 12 mila tesserati – aveva deciso di querelare PAKY per diffamazione aggravata, incaricando l’avvocato Antonello MADEO di tutelare l’immagine e la dignità degli appartenenti all'Arma, ingiustamente dileggiati dal palco. Il prossimo 18 dicembre 2025, PAKY dovrà difendersi dalle accuse dinanzi al Tribunale di Latina in composizione monocratica. “Per il SIM Carabinieri – sottolinea Antonio Serpi Segretario Generale - è un risultato storico, poiché è la prima volta che viene riconosciuto il diritto di un sindacato militare a tutelare penalmente la reputazione dei Carabinieri, che costituiscono il cosiddetto patrimonio morale dell'ente. Ci auguriamo - conclude Serpi -che questa vicenda possa fungere da deterrente nei confronti di quanti strumentalizzano la propria posizione privilegiata per alimentare il clima di odio e diffidenza nei confronti delle forze dell'ordine.” Il SIM Carabinieri – che nel processo si costituirà parte civile – in caso di eventuale azione risarcitoria devolverà interamente la somma a un’associazione benefica.





21/08/2024

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Paolo Ruini
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