SCANDIANO- La Rocca dei Boiardo tornerà finalmente agli scandianesi. Il Movimento 5 Stelle di Scandiano è davvero felice di potersi unire ai rallegramenti dell'Amministrazione Comunale per la stipula dell'accordo che vedrà il castello simbolo della nostra comunità ritornare a far parte del patrimonio immobiliare oltreché culturale del nostro Comune.
Vogliamo però ripercorrere brevemente la storia degli ultimi anni, perché quanto successo ci lascia molto amaro in bocca in quanto la soddisfazione sarebbe potuta essere molto più grande se le amministrazioni passate avessero gestito con senno e lungimiranza questa faccenda.
Il contratto capestro, ancora in essere, stipulato nel 2007 dall'allora giunta Giovannetti con il fondamentale aiuto di Romano Prodi e di quasi tutti i parlamentari reggiani di allora, portò il canone da circa 6.000 € a circa 58.000 € annui con rivalutazione annuale ISTAT al 100% (non il solito 75%) per 50 anni ovvero fino al 2057.Oltre a questo il contratto prevede tutta una serie di obblighi economici e divieti che i vari sindaci che si sono susseguiti hanno spesso disonorato. Ad esempio Mammi per anni non pagò il canone e Nasciuti ha dovuto rimediare pagando gli arretrati. Oppure i 19 milioni di euro mai spesi (per fortuna) per ristrutturazione o ancora attività commerciali in Rocca espressamente vietate dal contratto del 2007. E altri onerosi adempimenti che, come i 19 milioni già citati, avrebbero dovuto gravare sui bilanci comunali.
È importante sapere che con l'attuale accordo la Rocca tornerà da subito nelle pertinenze del patrimonio comunale ma la somma corrispondente al canone annuo d'affitto, che non si rivalutera` più di anno in anno, sarà comunque trattenuta dallo Stato sino allo scadere del contratto stipulato nel 2007, vale dire sino all'anno 2057.
Ma torniamo a tempi che seguirono la stipula del contratto.
Dopo Giovannetti le amministrazioni che si sono succedute dichiaravano di voler riportare la Rocca nelle pertinenze comunali ma in pratica, tranne un paio di email, nulla o quasi hanno fatto convintamente. E nonostante che, già nel 2012, si sarebbe persino potuto recedere dal contratto senza alcun onere, come sostenuto in una relazione commissionata dalla stessa giunta comunale ad un team di esperti in collaborazione con l'Università degli Studi di Ferrara, si è preferito non procedere. Cosa fondamentale, gravissima e naturalmente che ci si è guardati bene dal divulgare. Forse era troppo presto per ammettere l'errore commesso appena 5 anni prima? O forse perché come consigliere di quella amministrazione il Sindaco Mammi votò egli stesso per la stipula del contratto? Rimane il fatto che anche per questa presa di posizione gli Scandianesi hanno pagato e continueranno a farlo per altri 33 lunghi anni.
Ma mai nessuno ha mai voluto ammettere il grande errore che fu, sostenendo anzi che all'epoca fosse il miglior accordo possibile. Ma ci si chiede allora, perché già il primo successore di chi quell'accordo firmo` cercò nel migliore dei casi di modificarlo salvo poi fermarsi alla prima (non) difficoltà burocratica? O furono forse ordini calati dall'alto a farlo desistere per non evidenziare il malfatto?
Tieniamo presente che all'epoca e a volte anche oggi, se interrogati sulla questione, la grande maggioranza dei cittadini rispondeva che senonaltro dopo 50 anni la Rocca sarebbe tornata nelle pertinenze comunali. Cosa ovviamente non vera ma che ci si guardava bene dal confermare ma soprattutto dallo smentire ufficialmente.
A Nasciuti va sicuramente dato il merito di averci creduto, approfittando anche di quanto già stato fatto prima di lui e poi accantonato, del fatto che oramai la maggioranza dei cittadini hanno realizzato quanto realmente successo e che i tempi fossero maturi.
È soprattutto ben consapevole dell'importanza che ha il potere gestire in autonomia la Rocca con tutto il suo enorme potenziale intrinseco, e di ciò gliene rendiamo più che volentieri atto.
Va però anche detto per amor di verità, che a tale scopo, e quindi per contribuire a rimediare almeno parzialmente al grande errore che di fatto ha costretto la comunità scandianese a sborsare centinaia e centinaia di migliaia di euro, hanno lavorato sia a Roma sia in Regione i rappresentanti del M5S da noi sollecitati ed i nostri consiglieri comunali i quali hanno prodotto in questi ultimi dieci anni svariati atti tra mozioni ed interrogazioni volti al raggiungimento di questo importante traguardo. Di questo possiamo andare particolarmente orgogliosi e siamo certi che il nostro Sindaco avrà l'onestà intellettuale di riconoscerlo.
Nel ribadire quindi la nostra grande soddisfazione, vogliamo ringraziare tutte quelle persone e quelle istituzioni che hanno contribuito, ciascuno per la propria posizione o possibilità, a far sì che questo importante traguardo venisse raggiunto, ma ci auguriamo al tempo stesso che simili "disavventure " non abbiano più a verificarsi nei tempi a venire.
Gruppo Consigliare Movimento 5 Stelle Scandiano
07/06/2024
Autore:
Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it