CASALGRANDE - 𝐔𝐧 𝐜𝐢𝐩𝐩𝐨 𝐢𝐧 𝐦𝐞𝐦𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐢 𝐂𝐚𝐝𝐮𝐭𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐀𝐫𝐦𝐚 𝐝𝐞𝐢 𝐂𝐚𝐫𝐚𝐛𝐢𝐧𝐢𝐞𝐫𝐢. Sabato 6 aprile 2024 dalle ore 10.00 in via Aldo Moro, davanti alla nuova sede della Polizia Locale a Casalgrande alla presenza delle autorità civili e militari si inaugurerà un cippo a memoria dei caduti dell’Arma dei Carabinieri.
L'idea di erigere un monumento commemorativo è stata promossa dalla locale sezione ANC di Scandiano e che con i suoi volontari oltre ad essere attiva anche nei comuni di Casalgrande e Viano, che da diversi anni si adopera affinché tutti i colleghi che nei secoli hanno servito la Patria e l'Arma abbiano un giusto ricordo. L'attuale amministrazione casalgrandese, sin dal suo insediamento, ha accolto favorevolmente la proposta concedendo lo spazio su cui erigere il cippo. Dopo l’inaugurazione ci si sposterà in sala espositiva “Gino Strada” e sarà presentata a cura dello scrittore Marco Montipò, una sintesi del volume "La Benemerita: I Carabinieri a Scandiano, Casalgrande e Viano". Libro che affonda le sue radici nella storia italiana e rappresenta sicuramente un punto di riferimento nella storiografia del nostro paese. È importante ricordare, ad esempio, che i primi uomini ad entrare nella città di Reggio Emilia liberata dopo la fuga del Duca nella Seconda Guerra d'Indipendenza furono proprio i Reali Carabinieri. E così fu anche durante la Guerra di Liberazione, circa un secolo più tardi, in cui l'Arma continuò a essere uno dei principali protagonisti.
In tutta questa storia sono presenti chiaramente dei casalgrandesi e tra di loro ci sono coloro che si sono particolarmente distinti, come il generale Carlo Terenziani a cui, proprio lo scorso anno, il Comune di Casalgrande ha intitolato una via nel paese. E non bisogna certo dimenticare coloro che, nel compiere il proprio dovere, hanno sacrificato la propria vita. Tra questi si ricorda Enzo Bondi, nativo di Salvaterra, che durante la Grande Guerra spirò nell'ospedale da campo numero 96. Il suo corpo tornò a Casalgrande nel 1920 e riposa nel cimitero di Salvaterra.
Inoltre, vengono ricordati i nomi di Felice Pellati, Felice Bettuzzi e Guerrino Ruini, tutti e tre morti durante la Seconda Guerra Mondiale. Bettuzzi e Ruini persero la vita durante la Guerra di Liberazione 1944-1945 in qualità di partigiani. Bettuzzi, con il nome di battaglia Spitfer, operò nel modenese e arrivò a comandare circa 200 combattenti. Nel gennaio del 1945, dopo essere stato arrestato, venne fucilato a Maranello. Ruini faceva parte della Brigata Matteotti e, inquadrato nella Compagnia Carabinieri Partigiani, operante nel Massiccio del Grappa, venne arrestato e fucilato durante l'Operazione Piave, considerata l'azione tedesca più sanguinaria contro la resistenza. Nella sola Guerra di Liberazione, i caduti dell'Arma ammontano a oltre 2.700.
▶ Tutta la cittadinanza invitata a partecipare.
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01/04/2024
Autore:
Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it