
GUASTALLA - MALTRATTAMENTI E BOTTE A MOGLIE E FIGLIA: ARRESTATO DAI CARABINIERI
I carabinieri di Guastalla eseguono l’ordine di carcerazione emesso dalla Procura mantovana essendo diventa esecutiva la condanna a circa tre anni di carcere Nell’anno 2020, l’odierno condannato, nel comune di Suzzara (MN), si rendeva responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate nei confronti della moglie e della figlia. Il 46enne a seguito dell’iter processuale veniva condannato in data 11/12/2023 da Tribunale Ordinario di Mantova alla pena principale di 2 anni e 6 mesi di reclusione c quelle accessorie della sospensione dall’esercizio della patria potestà per 4 anni e 6 mesi. La Corte d’Appello di Brescia con ordinanza del 31.10.2024 dichiarava inammissibile l’appello, pertanto la condanna è divenuta esecutiva. Per questi motivi, l’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Mantova, in data 28 febbraio 2025 ha emesso l'ordine di esecuzione per la carcerazione. Il provvedimento restrittivo è stato eseguito nel pomeriggio del 4 marzo scorso dai Carabinieri della Stazione di Guastalla, nel cui comune l’uomo con la famiglia ha trasferito la residenza. I militari quindi, hanno raggiunto l’uomo presso la propria abitazione in cui si trovava, lo hanno arrestato ed hanno dato esecuzione al provvedimento accompagnandolo in carcere per l’espiazione della pena. Le condotte maltrattanti verificatesi nel mantovano si sono ripetute nel reggiano anche dopo il trasferimento a Guastala del nucleo familiare tanto è che nel maggio del 2023 era stato sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla moglie e alla figlia con l’applicazione dell’ulteriore misura dell’allontanamento dalla casa familiare. In quella circostanza era emerso come l’uomo maltrattava la moglie e la figlia minore, ingiuriandole, percuotendole, in particolare: obbligava la figlia minorenne di 11 anni, a prendersi cura dei fratellini a somministrare loro il latte, a cambiare loro i pannolini, a svolgere le pulizie all'interno dell'abitazione familiare, e qualora non fosse soddisfatto delle pulizie, offendeva con parolacce la figlia e la moglie e le percuoteva a mani nude, rinchiudendo in camera la figlia. Gravi condotte maltrattanti e vessazioni psicologiche e fisiche quelle denunciate dalle due vittime, che riscontrate dai militari in forza alla stazione di Guastalla avevano dato luogo il 3 maggio 2023 al citato provvedimento di natura cautelare richiesto ed ottenuto dalla Procura reggiana.
GUASTALLA - MALTRATTAMENTI E BOTTE A MOGLIE E FIGLIA: ARRESTATO DAI CARABINIERI
I carabinieri di Guastalla eseguono l’ordine di carcerazione emesso dalla Procura mantovana essendo diventa esecutiva la condanna a circa tre anni di carcere Nell’anno 2020, l’odierno condannato, nel comune di Suzzara (MN), si rendeva responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate nei confronti della moglie e della figlia. Il 46enne a seguito dell’iter processuale veniva condannato in data 11/12/2023 da Tribunale Ordinario di Mantova alla pena principale di 2 anni e 6 mesi di reclusione c quelle accessorie della sospensione dall’esercizio della patria potestà per 4 anni e 6 mesi. La Corte d’Appello di Brescia con ordinanza del 31.10.2024 dichiarava inammissibile l’appello, pertanto la condanna è divenuta esecutiva. Per questi motivi, l’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Mantova, in data 28 febbraio 2025 ha emesso l'ordine di esecuzione per la carcerazione. Il provvedimento restrittivo è stato eseguito nel pomeriggio del 4 marzo scorso dai Carabinieri della Stazione di Guastalla, nel cui comune l’uomo con la famiglia ha trasferito la residenza. I militari quindi, hanno raggiunto l’uomo presso la propria abitazione in cui si trovava, lo hanno arrestato ed hanno dato esecuzione al provvedimento accompagnandolo in carcere per l’espiazione della pena. Le condotte maltrattanti verificatesi nel mantovano si sono ripetute nel reggiano anche dopo il trasferimento a Guastala del nucleo familiare tanto è che nel maggio del 2023 era stato sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla moglie e alla figlia con l’applicazione dell’ulteriore misura dell’allontanamento dalla casa familiare. In quella circostanza era emerso come l’uomo maltrattava la moglie e la figlia minore, ingiuriandole, percuotendole, in particolare: obbligava la figlia minorenne di 11 anni, a prendersi cura dei fratellini a somministrare loro il latte, a cambiare loro i pannolini, a svolgere le pulizie all'interno dell'abitazione familiare, e qualora non fosse soddisfatto delle pulizie, offendeva con parolacce la figlia e la moglie e le percuoteva a mani nude, rinchiudendo in camera la figlia. Gravi condotte maltrattanti e vessazioni psicologiche e fisiche quelle denunciate dalle due vittime, che riscontrate dai militari in forza alla stazione di Guastalla avevano dato luogo il 3 maggio 2023 al citato provvedimento di natura cautelare richiesto ed ottenuto dalla Procura reggiana.
06/03/2025
Autore:
Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it