MODENA - Riceviamo una lettera di critica di un cittadino sulla decisione di costruire una moschea a Modena in un luogo non ritenuto idoneo.
Questa è la lettera:
“LA MOSCHEA SI FA PERCHE’ LO DICO IO”
INTEGRAZIONE ?? HO MOLTI DUBBI!
Sono un residente del quartiere Crocetta, sono pastore evangelico interessato da anni al dialogo
interreligioso. Do molta importanza al tema dell’accoglienza e della integrazione.
Il mio ultimo incarico è stato quello di co-conduttore di una chiesa di Reggio Emilia composta quasi interamente da stranieri a cui partecipavano anche musulmani interessati al cristianesimo.
Abbiamo presentato, tempo fa in parlamento, un progetto di integrazione rivolto agli stranieri della nostra città, progetto che alcuni parlamentari si sono impegnati a finanziare. Ho gestito inoltre una Onlus che si occupava anche di questo tema.
Devo onestamente osservare che l’integrazione non è certo la prima preoccupazione della nostra
giunta che, con fare autoritario, sposta una “moschea” come fosse una pedina, da una zona
inappropriata perché senza parcheggi a una zona altrettanto inappropriata perché già molto intasata.
Questa superficialità, questa mancata valutazione delle conseguenze, metterà verosimilmente in
difficoltà i fedeli musulmani e contribuirà a creare naturali conflitti con i residenti. Non è così che si
agevola l’integrazione.
Politicamente sono sempre stato schierato a sinistra, ma da un paio di anni ho assistito ad un
progressivo deterioramento della integrità e della buona fede del primo partito di Modena. Ora, dopo i recenti avvenimenti su questo tema, penso che la misura sia veramente colma.
Mi riferisco ad un sindaco che sostiene con la stampa di avere coinvolto, addirittura dal 2021, i
residenti del mio quartiere sul tema moschea, mentre fino ad un paio di mesi fa si è ben guardato dal
lasciarsi sfilare informazioni sul futuro della zona interessata (ex pro-latte), sia negli incontri col quartiere che in privato.
Un sindaco che sui giornali parla di partecipazione e di ascolto ai cittadini, e poi in assemblea rifiuta il dialogo: risponde con un secco “La moschea si fa perché lo dico io!”, in altre occasioni ha minacciato di denunciare un cittadino che parlava di dittatura!” e invece che confrontarsi in assemblea con i residenti di questo quartiere, se ne va rifiutando di dare risposte.
Questa giunta, completamente asservita come il sindaco, al solo bene delle aziende, nulla ha più della sinistra che conoscevo, nulla ha più di democratico e di attenzione ai bisogni dei cittadini.
Mi auguro, sia per i cittadini di diversa etnia e religione che per quelli locali, che qualcosa cambi, perché il futuro che ci prospetta questa ennesima scelta palesemente sbagliata non è certo roseo.
Giuliano
FOTO REPERTORIO
17/04/2023
Autore:
Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it