CASINA - Gli ha fatto credere di essere stato colpito da magia nera, che avrebbe portato delle grosse sventure a lui e alla sua famiglia ma soprattutto al figlio. Preoccupato del maleficio e considerato che il sedicente mago, suo ex dipendente, gli confidava di essere esperto nel togliere i malefici che si ripercuotono sulle persone, aveva deciso di affidarsi a lui per “essere curato”. Da quel momento la vita di un 52enne reggiano e della sua famiglia, non è stata più la stessa, in quanto quelle affermazioni avevano creato nello stesso e nei suoi famigliari uno stato di paura e di agitazione notevole. Non trovando alternative alla soluzione del maleficio, l’imprenditore agricolo si affidava al suo ex dipendente, un cittadino indiano 43enne residente a Casina, al quale nel luglio del 2014 versava 1.300 euro per curarlo dal sortilegio attraverso la consegna e l’utilizzo di piccoli braccialetti “magici”, efficaci per contrastare il maleficio che lo stava colpendo unitamente ai suoi famigliari. Nei mesi a seguire l’indiano continuava a generare nella vittima il timore di una disgrazia riuscendo a estorcergli nel corso dei mesi oltre 25.000 euro tanto che lo stesso imprenditore agricolo, per far fronte ai pagamenti, si è visto costretto a chiudere la propria azienda agricola. Ieri i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Castelnovo Monti e della Stazione di casina, che avevano già avviato una mirata attività d’indagine avendo al riguardo la vittima presentato denuncia, venivano avvisati dall’imprenditore che il “mago” si era rifatto vivo pretendendo 5.000 euro per il pagamento dei riti fatti dallo stesso in India. I due avevano convenuto di incontrarsi questa mattina in un bar di casina dove all’appuntamento si sono presentati anche i Carabinieri del Nucleo Operativo di Castelnovo Monti e della Stazione di Casina che, dopo aver preventivamente fotocopiato le banconote che la vittima doveva consegnare all’estorsore si sono appostati in attesa della dazione. I due in effetti si incontravano alle 9,30 odierne e dopo che il sedicente mago riceveva la busta contenente i 5.000 euro veniva fermato dai Carabinieri che ala luce della flagranza di reato lo dichiaravano in stato d’arresto per il reato di estorsione. Il 43enne cittadino indiano al termine delle formalità di rito veniva ristretto a disposizione della Procura reggiana titolare dell’inchiesta.
09/02/2016
Autore:
Paolo Ruini
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