ANZIANA RAGGIRATA DA FALSI POLIZIOTTI
SANT'ILARIO D'ENZA-   «Dobbiamo controllare le tubature del gas, ci hanno segnalato la presenza di mercurio e potrebbero verificarsi esplosioni. Metta soldi e gioielli in un sacchetto dentro il frigorifero per evitare che si rovinino al contatto con il mercurio». In questo modo due truffatori hanno derubato a Sant’Ilario d’Enza, nel reggiano, una 70enne reggiana impossessandosi circa 4.000 euro in contanti e vari monili in oro. Nonostante quindi i continui inviti a diffidare dagli estranei ad opera dei carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia - che al riguardo hanno anche più volte ricordato i consigli della campagna antitruffa “Non aprite quella porta” - tornano a colpire nella nostra provincia i falsi appartenenti a forze di polizia ed enti vari che con pretestuosi controlli raggirano e derubano gli anziani dei loro averi. E proprio questo è accaduto nella prima mattinata di ieri dove presso l’abitazione di una 70enne del paese uno sconosciuto, spacciandosi per agente della polizia (indossava capello e giacca con scritta Polizia), ha raccontato alla padrona di casa di dover controllare le tubature del gas per la possibile presenza di mercurio che avrebbe potuto causare esplosioni. Il malvivente, carpita la fiducia dell’anziana, entrava in casa per poi facendole credere che danaro e preziosi potevano rimanere danneggiati convinceva l’anziana a riporre quanto posseduto (vari monili in oro e danaro per circa 4.000 euro) all’interno di un sacchetto da custodire dentro il frigorifero. Dopo aver finto di effettuare i “controlli”, distraendo l’anziana si è impossessato del sacchetto riuscendo a fuggire con u utilitaria condotta da un complice sebbene l’anziana accortasi del furto abbia cercato di fermarlo. Quindi l’allarme al 112 dei carabinieri che   oltre a intervenire sul posto per le constatazioni di legge hanno scatenato nel reggiano e nella limitrofa provincia di Parma   una vera e propria caccia all’uomo, che al momento però non ha dato esito positivo. L’episodio tuona come un vero e proprio campanello d’allarme per gli stessi Carabinieri reggiani e fermo restando le risultanze investigative su questo episodio rilanciano la campagna “Non aprite quella porta” rivolta agli anziani ricordano loro i consigli che possono, se seguiti, sicuramente aiutare a non "restare vittime” di questi malviventi:
-       non aprire agli sconosciuti e non farli entrare in casa. Diffidare degli estranei soprattutto se siete soli in casa;
-       non mandare i bambini ad aprire la porta;
-       prima di aprire la porta, controllare dallo spioncino e, se si ha di fronte uno sconosciuto aprire con la catenella attaccata;
-       in caso di consegna di lettere, pacchi o qualsiasi altra cosa, chiedere che vengano lasciati nella cassetta della posta o sullo zerbino;
-       prima di far entrare estranei, accertarsi della sua identità ed eventualmente farsi mostrare il tesserino di riconoscimento. Prima di farlo entrare comunque telefonate all'ufficio di zona dell'Ente per verificare la veridicità dei controlli da effettuare. Attenzione a non chiamare utenze telefoniche fornite dagli interessati perché dall'altra parte potrebbe esserci un complice;
-       tenere a disposizione, accanto al telefono, un'agenda con i numeri dei servizi di pubblica utilità (Enel, Telecom, Acea, etc.) così da averli a portata di mano in caso di necessità;
-       non dare soldi a sconosciuti che dicono di essere funzionari di Enti pubblici o privati di vario tipo. Utilizzando i bollettini postali avrete un sicuro riscontro del pagamento effettuato;
-       mostrare cautela nell'acquisto di merce venduta porta a porta;
-       se inavvertitamente si apre la porta ad uno sconosc


19/01/2017

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Paolo Ruini
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