SAN POLO. Grande festa, sabato scorso, al Parco Lido di San Polo, per Domenico Ganapini e Deborah Lillo, i due agenti della polizia municipale dell’Unione val d’Enza che un mese fa hanno salvato una giovane donna dal suicidio.
La festa, organizzata dal Vanilla Green Park di Natascia Fanari, ha ottenuto il patrocinio del Comune di San Polo e l’adesione del comando della polizia municipale della Val d’Enza.
Ai due agenti il vicesindaco Edmondo Grasselli ha consegnato una medaglia per il gesto eroico:” Ringrazio gli agenti per quello che hanno fatto – ha detto Grasselli – Il compito dell’agente municipale non è solo quello di sanzionare ma soprattutto quello di essere a contatto con la gente e questo comporta spesso di dover affrontare situazioni difficili. Faremo un servizio a noi stessi se parlassimo di più con i nostri vigili per segnalare i vari problemi”.
Tanti i colleghi della municipale che hanno partecipato alla festa, compreso la comandante Cristina Caggiati e il vicecomandante Tito Fabiani.
“Ringrazio il vicesindaco e gli organizzatori della festa dedicata al gesto eroico dei nostri agenti – ha detto la comandante Cristina Caggiati – Voglio ricordare però che questi gesti gli agenti municipali li compiono tutti i giorni, nello sforzo quotidiano di salvaguardare la sicurezza dei cittadini”.
Cristina Caggiati ha consegnato a Domenico Ganapini una copia della lettera inviata al presidente dell’Unione val d’Enza con la richiesta del riconoscimento dell’encomio perché “in soccorso di aspirante suicida, con professionalità e coraggio riusciva a far desistere la persona dall’insano gesto” e a Denorah Lillo una lettera di elogio per la collaborazione al collega nel salvataggio.
La vicenda risale al 30 aprile scorso quando una giovane donna di Parma ha cercato di buttarsi dal ponte Tricolore che collega Montecchio a Montechiarugolo.
“Quando sono arrivato la donna aveva le gambe penzoloni nel vuoto e urlava di non avvicinarsi – racconta Ganapini – Ho avuto paura che si buttasse e che non sarei riuscito a salvarla. Ho iniziato una lunga trattativa per conquistare la sua fiducia. Sono riuscito ad avvicinarmi con una scusa e in un attimo a prenderla con un braccio trascinandola a terra. Se non fossi riuscito a salvarla non avrei avuto pace. Ma non chiamatemi eroe, ho fatto solo il mio dovere. Mi resterà sempre impresso il suo abbraccio di ringraziamento”.
Durante la serata, Domenico Ganapini, ha ricevuto da Ciro Vaccaro del Vanilla Green Park anche una targa per l’imminente pensionamento: dal 19 giugno dopo quasi 43 anni di lavoro va in quiescenza di cui 36 al servizio della comunità sampolese e della val d’Enza.
Alla festa hanno partecipato anche musicisti sampolesi della band Pink Hot Chili Crecker e il poeta dialettale e barzellettiere sampolese Angelino Piccinotti che gli ha dedicato una poesia in cui si propone per Domenico anche il Nobel per la pace:”Ganapini Domenico t’è al più fort e al più bel, e vrom che et sia te a vinser al Nobel”.
Nella foto: da sx, Cristina Caggiati, Deborah Lillo, Domenico Ganapini, Ciro Vaccaro e Edmondo Grasselli.
Gallery
31/05/2016
Autore:
Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it