REGGIO EMILIA Una scolaresca di Ferrara voleva assistere ad un udienza del processo Aemilia. Però i ragazzi di Argenta-Portomaggiore (Fe) lo scorso 20 maggio, hanno rischiato di rimanere fuori dall'aula perchè gli avvocati avevano chiesto l'allontanamento dall'aula-bunker del Tribunale di Reggio Emilia dove si sta celebrando il maxi-processo alla 'ndrangheta. Però il presidente del Tribunale di Reggio Emilia ha dato il proprio parere favorevole affinchè i ragazzi potessero assistere ad una fase del processo. Su queto caso è stato chiesto l'intervento del Garante dell’infanzia e dell’adolescenza della Regione Emilia-Romagna, Luigi Fadiga, il quale si è detto favorevole alla decisione presa dal Presidente del Tribunale di Reggio Emilia, Francesco Caruso, il quale ha interpretato il dettato all'art. 471 del Codice di Procedura Penale ritenendo un diritto costituzionale dei ragazzi assistere all'udienza direttamente dall'aula dove era in corso il procedimento penale, sottolineandone l'importante carattere educativo e didattico.
MINORI. GARANTE FADIGA APPLAUDE SCELTA TRIBUNALE REGGIO EMILIA DI
APRIRE PORTE A STUDENTI PER PROCESSO AEMILIA
La decisione era stata contestate da alcuni avvocati degli imputati, ma secondo la figura di
Garanzia dell'Assemblea "è coerente con il diritto dei minori ad essere educati ed informati" Una “innovativa e positiva interpretazione” del codice di procedura penale, assolutamente coerente
con il diritto dei minori ad essere educati ed informati: il Garante dell’infanzia e dell’adolescenza
dell’Emilia-Romagna, Luigi Fadiga, ha espresso “vivo apprezzamento” per la decisione del
presidente del Tribunale ordinario di Reggio Emilia, Francesco Maria Caruso, di aprire le porte
delle aula dove si svolgeva una udienza del processo Aemilia agli studenti delle scuole superiori di Argenta e Portomaggiore.
Una decisione, quella di Caruso, inizialmente contestata dagli avvocati difensori di alcuni degli imputati, che si sono appellati all’articolo del Codice che vieta la presenza di minori tra il pubblico delle aule dei tribunali. Una norma che però, ribadisce Fadiga, non può limitare il diritto dei giovani a informarsi.
“La partecipazione organizzata di studenti non lontani dalla maggiore età a un’udienza penale in cui si dibattano questioni di grande rilevanza civile, sociale ed etica è certamente una preziosa occasione educativa e formativa che andrebbe sviluppata- commenta la figura di Garanzia dell’Assemblea legislativa-. Essa consente anzitutto ai giovani di comprendere il funzionamento dell’istituzione giustizia, i ruoli dell’accusa e della difesa, le garanzie processuali, ed è certamente in coerenza con i principi e con lo spirito della Costituzione e delle Convenzioni internazionali sui diritti delle persone di minore età, e tra questi il diritto ad essere educati ed informati”.
27/05/2016
Autore:
Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it