HA TROPPE CARTUCCE NON DENUNCIATE:SEQUESTRATE ARMI E MUNIZIONI
COLLAGNA - DETIENE ILLEGALMENTE OLTRE 1000 MUNIZIONI: DENUNCIATO DAI CARABINIERI. Detenzione abusiva di armi l’accusa mosse ad un 66enne dai carabinieri di Collagna. L’altro pomeriggio i carabinieri della stazione di Collagna hanno proceduto allo svolgimento dei controlli di routine presso le abitazioni dei detentori di armi. A seguito del controllo, i carabinieri riscontravano che un pensionato deteneva un numero spropositato di cartucce calibro 22LR, ben 1110, avendone denunciate solamente 200, e superando il limite imposto dalla legge. Accertati i fatti con l’accusa di detenzione abusiva di armi i carabinieri della stazione di Collagna hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia, diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci, un 66enne residente in un Comune dell’Appennino Reggiano, procedendo al sequestro penale del munizionamento illecitamente detenuto. Si procedeva inoltre al ritiro cautelare del restante munizionamento e delle armi detenute dal 66enne. E’ successo il pomeriggio del 9 gennaio scorso, quando i carabinieri della stazione di Collagna, nel corso di un servizio di controllo e verifica delle armi in possesso ai detentori, appuravano che un 66enne deteneva senza averne fatto regolare denuncia, uno spropositato quantitativo di munizioni, che superava il limite imposto dalla legge, nello specifico: 1113 Munizioni Calibro 22 LR (di cui denunciate solo 200), 120 munizioni a palla asciutta calibro 38 Sp (di cui denunciate solo 50), 10 Munizioni spezzate cal. 38 Sp, 60 munizioni cal. 270 Win (di cui solo 40 denunciate), 14 Munizioni spezzate cal. 12. Inoltre si appurava che il certificato medico, per la sola detenzione, del 66enne risultava scaduto. Si procedeva al ritiro cautelare delle armi e delle munizioni regolarmente detenute. Appurati i fatti i Carabinieri della stazione di Collagna accompagnavano il 66enne in caserma e al termine delle formalità di rito lo denunciavano alla Procura della Repubblica con le accuse di porto di armi od oggetti atti ad offendere.13/01/2025
Autore:
paoloruini@canaledisecchia.it Tweet
