CASTELNOVO DI SOTTO - Inaugurata sabato 11 gennaio 2025 alla mattina la Casa della Comunità di Castelnovo di Sotto alla presenza del presidente regionale de Pascale, di autorità locali, professionisti e cittadinanza. Una sede nella quale troveranno risposta i bisogni socio-sanitari della comunità, frutto di progettazione partecipata tra azienda sanitaria, comuni, associazioni di volontariato. È di sabato mattina il taglio del nastro per la nuova Casa della Comunità di Castelnovo di Sotto alla presenza della cittadinanza, dei professionisti e di numerose autorità, tra le quali il neo-presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale, il sindaco di Quattro Castella Alberto Olmi in rappresentanza della Provincia di Reggio Emilia e della Ctss, il sindaco Francesco Monica, il direttore generale dell’Azienda USL IRCCS di Reggio Emilia Cristina Marchesi.
La Casa, che si trova nella sede riqualificata dove prima erano i poliambulatori, in via della Conciliazione n.16, sarà punto di riferimento per i comuni che, insieme a Castelnovo, formano l'Unione "Terra di Mezzo": Cadelbosco Sopra, Bagnolo in Piano e quelli limitrofi, con un bacino stimato di oltre 30 mila abitanti.
L’opera, su tre piani, è stata realizzata grazie a 2,4 milioni di investimento suddiviso tra fondi statali (un milione e 235mila euro), regionali (795mila) e dell’azienda sanitaria (380mila).
Con questa di Castelnovo di Sotto le case di comunità della nostra provincia diventano in totale 14.
La Casa della Comunità è un luogo di prossimità nel quale i cittadini trovano accoglienza e servizi, risposte ai bisogni sanitari, sociosanitari e sociali. Intende rappresentare a tutti gli effetti una “casa” che ospita non soltanto professionisti ma anche associazioni di volontariato ed enti locali, con una capacità di interlocuzione che tiene conto dei bisogni del mondo del lavoro e della scuola.
I servizi offerti nella sede comprendono gli ambulatori di medicina specialistica, la medicina di base e la pediatria di libera scelta, il Servizio di Neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza, il Centro Prelievi (anche per TAO), il Servizio di Riabilitazione e Rieducazione funzionale, l’ambulatorio infermieristico e per l’assistenza domiciliare, l’URP. È presente, inoltre, l’area sociale e socio-sanitaria dell’Unione Terra di Mezzo con lo Sportello Sociale, punto di accoglienza, ascolto, orientamento di cittadini in difficoltà e accompagnamento verso la rete dei servizi territoriali.
La concentrazione in un’unica sede consentirà di migliorare la continuità nella gestione integrata delle principali patologie croniche grazie ad approcci multidisciplinari e multiprofessionali, facilitando l'accesso ai servizi per una presa in carico integrata dei bisogni più complessi.
Il percorso che ha guidato il progetto di sua realizzazione ha visto collaborare i sindaci dei centri interessati e delle comunità, oltre ad associazioni e cittadini, sino alla sottoscrizione del Patto Sociale di Comunità per il benessere e la salute.
“La Casa della comunità è il cuore dell’assistenza territoriale - ha commentato il presidente della Regione, Michele de Pascale -. Qui cittadine e cittadini potranno trovare le cure sanitarie di cui hanno bisogno e, quando necessario, ascolto professionale e spazi per l’assistenza socio-sanitaria. L’Emilia-Romagna è tra le prime Regioni in Italia per numero di case, 135, già attive. Una realtà che per noi significa tutela e difesa del diritto alla salute psico-fisica di tutte e tutti. Un sostegno concreto per affrontare con strumenti adeguati le esigenze che ognuno di noi deve affrontare nelle diverse fasi della vita, vicino a casa, come è giusto che sia”.
"Il nostro impegno per rafforzare le strutture sanitarie e dotarle di nuove attrezzature per la diagnostica, qui a Reggio Emilia come negli altri territori dell’Emilia-Romagna- chiude de Pascale-, è solo il primo capitolo di un racconto di legislatura che indica la sanità pubblica come centro della nostra azione. Crediamo che il diritto alla salute sia la base di una vita libera e piena. La nostra sfida sarà quindi quella di realizzare questo diritto a partire dalla prevenzione e dalla rete sanitaria territoriale e di prossimità, incalzando il Governo a investire di più e meglio”.
Ha espresso soddisfazione il sindaco Francesco Monica “Finalmente la Casa della Comunità diventa realtà. Un presidio sanitario fondamentale per il nostro comune e non solo che farà fare un salto di qualità nei servizi ai cittadini. Un’occasione molto importante per ridare valore a una struttura che per anni ha ospitato i poliambulatori locali. Il percorso che ci ha portato qui è partito molto da lontano ed è stato condiviso con cittadini e associazioni del territorio. Ma il nostro impegno dovrà proseguire per arricchire la casa di comunità di professionisti e associazioni di volontariato. Per arrivare a questo traguardo la Regione Emilia-Romagna è stata fondamentale, dal momento che abbiamo dovuto far fronte agli aumenti dei costi dei materiali avvenuti nel corso di questi anni”.
“Oggi si raggiunge un traguardo importante non solo per le comunità di questa importante parte della Bassa, ma anche per tutto il sistema socio-sanitario reggiano - dichiara il Presidente della Provincia e della Ctss Giorgio Zanni – Un risultato che conferma l'impegno e l'attenzione di tutte le istituzioni locali, a partire dalla nostra Regione, per assicurare una sanità che sia sempre più fisicamente vicina ai cittadini con strutture di qualità che garantiscano una presa in carico rapida ed efficace. Impegno a attenzioni ancora più importanti in una situazione generale ormai insostenibile, frutto di programmazioni errate sul personale medico, infermieristico e tecnico e di sotto-finanziamento della sanità pubblica nazionale, che rischia di ricadere inevitabilmente sui cittadini, sulla quantità e qualità dei servizi sanitari e del lavoro dei professionisti sanitari”.
“Oggi si compie un percorso virtuoso di co-progettazione che ha rappresentato un’opportunità fondamentale per adattare l’offerta assistenziale ai reali bisogni del territorio. Siamo convinti che strutture come questa che inauguriamo siano luoghi dove sentirsi davvero “a casa” ed essere accompagnati verso i servizi integrati che il territorio mette a disposizione” ha commentato Cristina Marchesi.
11/01/2025
Autore:
Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it