LUZZARA - Incendio in una casa colonica disabitata: intervento dei Carabinieri e Vigili del Fuoco Nella notte fra il 9 e il 10 gennaio 2025, i Carabinieri di Luzzara sono intervenuti in località Ghiarole di Brescello, in via Quadra Enza Morta, a seguito della segnalazione di un incendio. Giunti sul posto, i militari hanno constatato che le fiamme avevano coinvolto un basso servizio annesso a una casa colonica in fase di ristrutturazione e attualmente disabitata. L’incendio ha interessato una struttura su un unico piano, separata dall’abitazione principale e presumibilmente adibita a cucina. Le fiamme hanno completamente distrutto la struttura, compresi gli arredi e la copertura in legno. Sul luogo sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Guastalla, che hanno provveduto a spegnere l’incendio. Le cause del rogo sono al vaglio dei Carabinieri, che stanno conducendo gli accertamenti del caso.
REGGIO EMILIA - AGGREDITO IN ZONA STAZIONE STORICA: UNA PERSONA DENUNCIATA DAI CARABINIERI Rapina in concorso l’accusa mossa ad un 50enne dai carabinieri della stazione di Corso Cairoli. La vittima ha riportato ferite guaribili in 3 giorni. Stava passeggiando a piedi in Via Turri di Reggio Emilia, quando senza alcun motivo, sarebbe stato dapprima insultato e poi aggredito con calci e pugni, da un gruppetto di quattro ragazzi stranieri a lui sconosciuti. Uno dei quattro gli avrebbe sferrato un pugno sulla tempia sinistra e morso una mano, per poi con i complici sottrargli le cuffie che portava con sé. Giungeva sul posto una pattuglia dei carabinieri della sezione radiomobile di Reggio Emilia, che oltre a identificare la vittima riuscivano in prima battuta a identificare uno dei quattro presunti aggressori, in quanto gli altri tre si erano dileguati. Dopo l’aggressione, la vittima si recava al pronto soccorso dell’Ospedale di Reggio Emilia per le cure del caso, venendo dimesso con una prognosi di 3 giorni. Successivamente presentava denuncia presso i militari della stazione di Corso Cairoli i quali a seguito di indagini, acquisivano elementi di presunta responsabilità nei confronti di uno dei quattro presunti aggressori. Per questi motivi con l’accusa di rapina in concorso i Carabinieri della Stazione di Reggio Emilia Principale (RE) hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci un 50enne straniero, abitante a Reggio Emilia. Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine di consentire le valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale. L’origine dei fatti risale al 17 dicembre scorso, intorno alle ore 18:00 circa, quando la vittima stava camminando a piedi in via Turri, e veniva dapprima insultato e poi aggredito da un gruppetto di quattro ragazzi di origini straniere, a lui sconosciuti, i quali senza una ragione iniziavano a sferrargli calci e pugni. In particolare, nel corso dell'aggressione uno di loro sferrava alla vittima, un pugno sulla tempia sinistra ed un morso sulla mano. Nel contempo, i quattro aggressori, sottraevano alla vittima un paio di cuffie che portava al seguito. Giungeva sul posto una pattuglia dei carabinieri della sezione radiomobile di Reggio Emilia, i quali riuscivano ad identificare la vittima e uno dei quattro presunti aggressori, in quanto gli altri tre si erano dileguati. La vittima si recava al locale Pronto Soccorso venendo dimesso con una prognosi di giorni 3. Qualche giorno dopo la vittima, si recava presso i carabinieri della stazione di Reggio Emilia Principale per denunciare l’aggressione subita, rappresentando ai militari di non aver mai visto prima i suoi aggressori. Formalizzata la denuncia i militari davano avvio alle indagini, redigendo un apposito fascicolo fotografico, che veniva posto in visione alla vittima, in cui riconosceva uno dei quattro presunti aggressori, in particolare colui che gli avrebbe sferrato un pugno sulla tempia sinistra e morso una mano e che era stato identificato sul posto, dai militari della sezione radiomobile di Reggio Emilia intervenuti sul posto. Alla luce dei fatti venivano acquisiti elementi di presunta responsabilità, a carico del 50enne, che veniva denunciato presso la procura reggiana in ordine al citato riferimento normativo violato.
GUASTALLA - DEVONO FIRMARE IN CASERMA MA CONTINUANO A SPACCIARE, ARRESTATI DAI CARABINIERI I carabinieri della stazione di Gattatico e Poviglio eseguono l’ordinanza di aggravamento della misura cautelare e traducono i due uomini in carcere. Attualmente sottoposti alla misura cautelare prescrittiva dell’obbligo di presentazione alla P.G, e dell’obbligo di dimora in quanto accusati, unitamente ad altre 3 persone tutti nord africani del reato di detenzione ai fini di spaccio. I primi di Ottobre, all’esito di una complessa attività investigativa antidroga condotta dai carabinieri della compagnia di Guastalla e dalla polizia locale dell’Unione Bassa Reggiana che aveva dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Reggio Emilia su richiesta della Procura reggiana, concorde con gli esiti investigativi degli operanti, nei confronti di 5 cittadini nordafricani accusati a vario titolo del reato di concorso in detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I due indagati, un 28enne domiciliato a Poviglio ed un 35enne domiciliato a Guastalla dall’ ottobre scorso, venivano raggiunti entrambi dalla misura cautelare dell’obbligo di dimora e di Presentazione alla P.G. rispettivamente presso gli Uffici del Comando Stazione Carabinieri di Poviglio e di Guastalla. Le indagini, furono avviate dopo le segnalazioni di cittadini, rivelando che gli indagati, tutti domiciliati a Guastalla, erano parte di un’organizzazione che operava principalmente nella zona di San Rocco, estendendosi anche ai comuni di Novellara, Gualtieri e Bagnolo. L’attività di spaccio, si protraeva da almeno due anni. A seguito di ulteriori sviluppi investigativi, i carabinieri di Gattatico acquisivano elementi di presunta responsabilità a carico dei due uomini, appurando che gli stessi, violando le prescrizioni imposte, uscivano dai rispettivi comuni dove erano obbligati a dimorare, continuando a svolgere l'attività delittuosa di cessione di cocaina sempre utilizzando gli stessi mezzi o comunque ad agire nell'interesse dell'attività di spaccio nella quale risultano essere coinvolti. Gli esiti investigativi, segnalati alla Procura reggiana, diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci, ha visto quest’ultima richiedere ed ottenere dal Tribunale di Reggio Emilia l’ordinanza di aggravamento della misura attuale con la misura cautelare in carcere. Il provvedimento, giunto ai carabinieri di Gattatico e Poviglio, è stato quindi eseguito l’altro giorno con i militari che hanno arrestato i due uomini i quali dopo le formalità di rito venivano condotti in carcere. Il procedimento, in fase di indagine preliminare, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine di consentire le valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.
10/01/2025
Autore:
Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it