REGGIO SOTTO LE BOMBE
REGGIO EMILIA- Nei giorni 7 e 8 gennaio di   81 anni fa, l'apocalisse scese su Reggio, portata dagli stormi di apparecchi angloamericani che scatenarono il peggior bombardamento della storia cittadina, cagionando la morte di 264 Reggiani inermi. Alle 13.32 del 8 gennaio 1944, 109 bombardieri B-17 "Fortezze volanti" iniziarono a scaricare sulla città 1300 bombe da 500 libbre, pari a 320 tonnellate di ordigni. L'area colpita dalle bombe era molto ampia, oltre 5 chilometri in lunghezza per oltre 7 chilometri quadrati di superficie, risolvendosi quindi in un bombardamento a tappeto che portò la devastazione sull'area nord ed est della città, devastando le OMI Reggiane, i villaggi operai adiacenti, ma anche l'Istituto Psichiatrico San Lazzaro, la stazione ferroviaria e le aree adiacenti, l'Ospedale civile di Santa Maria Nuova (attuale Via Dante) e altre aree del centro storico. Agli ingenti danni materiali, si sommò la tragedia degli sfollati e il lungo elenco dei Caduti, ovvero 196 cittadini Reggiani, a cui vanno sommati 256 feriti, spesso permanentemente mutilati.
Non dobbiamo poi dimenticare che la sera precedente, la nostra città era già stata martoriata dai bombardieri Vickers Wellington della RAF, che avevano sganciato sulla città 3 bombe dirompenti da 4000 libbre (18 quintali cadauna!), 139 bombe da 500 libbre e 240 bombe incendiarie, cagionando 68 decessi e 24 ferimenti.

Nell'81esimo anniversario della strage, l'Associazione Nazionale Volontari di Guerra e il Centro Studi Italia hanno deciso di ricordare le Vittime della campagna di bombardamenti angloamericani che interessò la città e il forese dal 1943 al 24 aprile 1945, causando 766 morti e oltre 1000 feriti.
Per ospitare i loro poveri resti (spesso arti o poco più) venne creato un spazio apposito nel Cimitero monumentale, un Sacrario, presso cui oggi abbiamo depositato un mazzo di fiori tricolore. Segnaliamo che il Sacrario necessiterebbe di un accurato restauro dell'epigrafe superiore, mancante di diversi caratteri.   Nell'occasione è stato ricordato anche il Comandante del 1° Gruppo Caccia dell'Aeronautica Nazionale Repubblicana, il reparto che con strenui sacrifici difese i cieli di Reggio Emilia dal 24 aprile al 15 luglio 1944. Il loro comandante, il Maggiore Adriano Visconti, dopo aver affrontato innumerevoli volte il nemico a viso aperto conseguendo 26 abbattimenti, il 29 aprile di 80 anni fa venne proditoriamente e vilmente assassinato con una raffica di mitra alle spalle, a guerra oramai conclusa, dopo essersi arreso ai partigiani.   Vogliamo qui rammentare che le perdite del 1° Gruppo Caccia e di altri Reparti di base a Reggio ammontarono a 18 piloti.  
Ci siamo quindi portati nel parco Santa Maria, ove sorgeva l'ospedale civile, per posare un mazzo di fiori sul monumento (purtroppo misconosciuto) dedicato alle vittime civili dei bombardamenti alleati.
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07/01/2025

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Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it

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