REGGIO EMILIA - Celebrazioni del Tricolore, Filippi: “Festa di parte”. “Sarebbe interessante sapere se, come e in che tempi si sono mossi il sindaco e i suoi collaboratori per portare a Reggio il 7 gennaio le più alte cariche dello Stato” “A Reggio Emilia le amministrazioni guidate da Luca Vecchi e da Marco Massari sono riuscite a trasformare la Festa del Tricolore, da celebrazione solenne di carattere nazionale con la partecipazione delle massime autorità dello Stato, in una ricorrenza a valenza per lo più provinciale e per politici sempre e solo di sinistra”. Così l’esponente di Forza Italia Fabio Filippi interviene sulle celebrazioni che si terranno il 7 gennaio a Reggio Emilia e che vedranno, anche quest’anno, l’assenza di esponenti di Governo.
“La bandiera Tricolore è patrimonio di tutti gli italiani - ricorda Filippi -, piaccia o non piaccia il governo Meloni è espressione della maggioranza voluta dagli elettori. Sarebbe interessante sapere se, come e in che tempi si sono mossi il sindaco e i suoi collaboratori per portare a Reggio il 7 gennaio le più alte cariche dello Stato. Se per l’ex senatrice Albertina Soliani è un problema l’assenza dei rappresentanti del Governo a casa Cervi, per il sottoscritto è ancora più grave la mancata partecipazione di alte cariche dello Stato alla Festa del Tricolore. Evidentemente si applicano due pesi e due misure con il risultato di strumentalizzare politicamente la Resistenza e la celebrazione del 228esimo anniversario della nascita della nostra bandiera”.
“E’ da tempo evidente come la Festa del Tricolore vada ripensata nel suo format per far sì che diventi una giornata partecipata da tutti i cittadini e non solo reggiani, ma è altrettanto chiaro che l’assenza di rappresentanti del governo italiano non aiuta a raggiungere questo scopo - conclude Filippi -. Non me ne vogliano gli ospiti dell’edizione 2025, ma guardando il programma di quest’anno con tutto il rispetto per lo sport e gli atleti chiamati a partecipare non trovo l’evento del Valli in sintonia con l’alzabandiera e gli onori militari. Si ritiene forse superata la riflessione (anche) storica sulla nascita della nostra bandiera e su ciò che essa rappresenta? La Festa del Tricolore non può essere trasformata in una celebrazione politicamente orientata ed autoreferenziale perché non è questo lo spirito che portò alla nascita nel 1797 del nostro vessillo”.
05/01/2025
Autore:
Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it