LA PIASTRELLA IN TRASFERTA IN AMERICA
SASSUOLO - Al Coverings 2016, Ceramics of Italy richiama la stampa internazionale e assegna i Design e Distributor Awards.
Si è tenuta al Coverings la tradizionale Conferenza Stampa Internazionale Ceramics of Italy. Alla presenza del Presidente dell’Associazione Vittorio Borelli, del Presidente della Commissione Attività Promozionali e Fiere Emilio Mussini, del Direttore Generale di ICE New York Maurizio Forte e del Direttore Generale dell’Associazione Armando Cafiero, la conferenza è l’occasione per dialogare con la stampa internazionale sull’industria italiana delle piastrelle di ceramica, sulle iniziative promozionali sul mercato statunitense e presentare i vincitori del concorso Ceramics of Italy Tile Competition 2016.
“In soli 3 anni, il consumo di ceramica negli Stati Uniti è cresciuto del 25% - ha dichiarato il Presidente Vittorio Borelli – e nel solo anno 2015 la crescita del +10% è il riflesso dell’ottimo stato di salute del settore delle costruzioni, che ha diretta ricaduta sugli acquisti di ceramica, un materiale che sfiora il 15% della quota dei floor coverings confermandone l’importanza nelle hard surfaces”.
“Sul mercato statunitense – ha proseguito Borelli - le ceramiche italiane nel 2015 hanno incrementato di 50 milioni di dollari le proprie vendite, consegnando all’Italia non solo il ruolo di primo paese fornitore esterno, ma anche quello di Nazione che nel 2015 ha messo a segno il risultato migliore, come conferma il differenziale di prezzo medio tra l’Italia e gli altri paesi esteri fornitori: una ulteriore sottolineatura dell’assoluto apprezzamento e valore delle produzioni made in Italy”.
“Come industria ceramica italiana – ha concluso il Presidente Borelli - confermiamo il giudizio positivo sul negoziato commerciale TTIP tra Stati Uniti ed Unione Europea, un accordo che, riducendo progressivamente i dazi doganali, è in grado di prospettare migliori condizioni in termini di export dall’Italia; sempre all’interno di questo negoziato, altro tema è quello delle barriere fitosanotarie a cui Confindustria Ceramica ha già fornito importanti risposte attraverso il Good Phytosanitary Practices GPP, un unico nel suo genere che dimostra, tra l’altro, l’attenzione delle imprese italiane alla tutela ambientale negli Stati Uniti”.
Ha poi preso la parola Emilio Mussini, Presidente Attività Promozionali di Confindustria Ceramica, il quale ha ricordato il sold-out di aziende italiane a questa edizione di Coverings, ben 122, e ha presentato Strada Dinamica’, il nuovo stand istituzionale Ceramics of Italy posto al Centro del Padiglione Italiano.
“Dopo il Cersaie di Bologna, Coverings è la fiera che vede la più ampia partecipazione di aziende italiane nel mondo – ha sottolineato Mussini – ma l’azione promozionale a supporto del Ceramics of Italy si svolge in tutto il mondo, come ad esempio a gennaio al Maison & Object di Parigi e il mese scorso a Maison & Object Asia di Singapore. Appuntamenti importanti finalizzati a costruire e rafforzare i legami con il sistema internazionale dei designer ed architetti che operano nel mondo delle costruzioni. Una azione che avrà, nel prossimo mese di maggio, un’altra fondamentale tappa all’ICFF di New York, dove saranno presenti 18 aziende ceramiche italiane”.
Emilio Mussini ha poi ripercorso le diverse attività di comunicazione sul mercato nord americano attraverso l’edizione inglese di Cer Magazine – un sistema di comunicazione che si compone della rivista cartacea, della sua app e dell’e-magazine mensile –; i siti web www.italiantiles e quelli dei concorsi; le Gallerie dei Progetti e quelle dei Prodotti; gli account su Facebook, Twitter, Instagram.
“Da Chicago a Bologna per il Cersaie – ha concluso Mussini – il Salone Internazionale che quest’anno inizierà lunedì 26 settembre per terminare venerdì 30, registra – a cinque mesi dell’apertura dei cancelli – il quasi tutto esaurito nei suoi spazi espositivi disponibili. Un risultato importante, dove accanto a ceramica ed arredobagno un peso crescente hanno gli altri materiali dedicati ai pavimenti quali legni, marmi e pietre naturali, che conferma la centralità di Cersaie a livello mondiale tra le manifestazioni dedicate alle superfici d’architettura”.
Maurizio Forte, recentemente nominato Direttore della Rete Nord America di ICE, dopo essersi complimentato per l'organizzazione della fiera, ha sottolineato come la presenza di ICE evidenzi l'importanza che il Governo Italiano riconosce al mercato nordamericano e, su questo, all'industria ceramica italiana.
Il direttore di Ice ha ricordato il ruolo che le esportazioni italiane hanno su questo mercato, al secondo posto tra quelle europee dopo quelle tedesche e con la possibilità di migliorare ulteriormente. "Un obiettivo - ha concluso Maurizio Forte - che potrà essere raggiunto grazie alla positiva collaborazione tra ICE e l'industria ceramica italiana".
Ha poi preso la parola Christine Abbate che, anche attraverso l'uso di slide, ha illustrato le principali e più innovative tendenze di prodotto realizzate dalle ceramiche italiane, invitando altresì i giornalisti presenti a partecipare ai press tour negli stand in programma per i restanti giorni della fiera.
Cristina Faedi ha introdotto la cerimonia di consegna del 23.a edizione del Design Competition Award, il premio realizzato in collaborazione tra Confindustria Ceramica ed ICE.
In occasione della 23° edizione, Confindustria Ceramica ed ICE hanno assegnato i Design Awards a tre architetti o interior designers americani che abbiano contribuito a valorizzare l’immagine delle piastrelle italiane di ceramica attraverso un utilizzo creativo delle stesse. Per la Categoria Commerciale il premio è andato allo Studio di architettura GENSLER (New York, NY) per la realizzazione del progetto Kaye Scholer Headquarters (New York, NY) realizzato con piastrelle di Atlas Concorde distribuite da Nemo Tile. E’ stata riconosciuta una menzione d’onore a Rottet Studio (Houston, TX) per il progetto Viking Star (Bergen, Norvegia) realizzato con piastrelle di Caesar, Laminam, Lea, Mosaico+, Rex, distribuite da vari rivenditori.
Vincitore della Categoria Istituzionale è stato lo studio di architettura UJA Federation Community Complex (Vaughan, Canada) per il progetto ARK (Toronto, Canada) realizzato con piastrelle di Mirage, distribuite da Olympia Tile.
Nella Categoria Residenziale il premio è andato allo Studio di architettura Shinberg.Levinas (Washington, D.C.) per la realizzazione del progetto Turnberry Residence (Rosslyn-Arlington, VA) realizzato con piastrelle di ceramica di Lea distribuite da Atlantic Link. Menzione a Geoffrey A. Blatt, Inc. (New York, NY) per il progetto Bridgehampton Private Pool (Bridgehampton, NY) realizzato   con collezioni   firmate Kronos,   distribuite da   Cancos Tile & Stone; seconda menzione a Dubbeldam Architecture + Design (Toronto, Canada) per il progetto Through House (Toronto, Canada) realizzato con piastrelle di Casalgrande Padana e distribuite da Stone Tile International.
A seguire si è tenuta la Serata Italiana, presso il 99° piano della Willis Tower,   dove è stato consegnato il North American Distributor Award 2016.
“Il Distributor Award - ha ricordato il Presidente delle Attività Promozionali Emilio Mussini – viene assegnato ogni anno al distributore che si è maggiormente distinto nel rapporto con l’industria ceramica italiana. L’azienda scelta quest’anno è stata fondata nel 1988 ed è caratterizzata per l’alto grado di servizio nel settore commerciale, focalizzando l’attenzione sulla qualità delle piastrelle italiane”.
Il Presidente del’associazione Vittorio Borelli ha sottolineato come nel corso degli anni siano state premiate aziende di ogni dimensione e provenienza, all’interno degli USA. L’azienda vincitrice quest’anno si contraddistingue per il rapporto con i principali studi di architettura e design, coi quali collabora anche per la realizzazione di progetti, nel campo soprattutto dell’hospitality, sanità e educational. “Per questa 26ª edizione del Premio - ha annunciato Borelli - il riconoscimento è stato attribuito a CERAMIC TECHNICS LTD (Alpharetta, GA) e i complimenti vanno ai titolari, Gerry King e Matt Houser”.




21/04/2016

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Paolo Ruini
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