FIORANO - Si è svolto negli scorsi giorni, in contemporanea con Sassuolo, il Consiglio Comunale di Fiorano per trattare un ordine del giorno dedicato totalmente al comparto sovracomunale Cisa-Cerdisa e suddiviso in tre punti: l’approvazione dell’accordo territoriale, ai sensi dell’art. 15 della Legge Regionale n. 20 del 2000 e successive modificazioni; l’adozione del Piano Operativo Comunale Poc con valenza di Piano Urbanistico Attuativo Pua per il primo stralcio funzionale; l’adozione della variante specifica alla classificazione acustica comunale.
Come ha sottolineato il sindaco Francesco Tosi presentando in modo congiunto i tre punti, è una data importante nella storia del territorio perché prendono concretezza progetti in campo da venticinque anni. Ci si è riusciti capovolgendo il metodo in quanto, invece di partire dai progetti, si è partiti dalla questione ambientale ponendo punti fermi in ordine alla tempistica, fino ad oggi rispettati.
E’ stato risanato l’amianto delle coperture, abbattuti i capannoni, tolto il cemento delle fondazioni, effettuate le indagini per il piano della bonifica, con una spesa prevista di cinque milioni di euro.
All’ordine del giorno c’è l’adozione del Poc comunale che deve essere approvato anche da Sassuolo. Le aree dell’intero comparto si estendono per 235.326 mq in territorio sassolese e per 150.712 in territorio fioranese, per un totale di 386.038 mq, suddivisi in quattro sub-ambiti: ‘Sassuolo sud’ si estende per 130.600 mq, ‘Fiorano Nord’ di 135.545 mq, ‘Polo funzionale-commerciale’ con una estensione di 87.257 mq e ‘Mezzavia’ di 32.636 mq.
Nel comparto 47.000 metri quadrati sono destinati per usi residenziali, 24.000 mq per commerciali, 10.000 per opere pubbliche, 39.000 per il terziario, 21.000 mq per il commerciale e 12.000 da cedere ai comuni.
Il polo commerciale è il primo stralcio funzionale per il quale è stato adottato anche il Piano Urbanistico Pua. Conterrà una struttura della Coop Alleanza 3 di 7.500 mq, prevalentemente alimentare, e altre attività commerciali non alimentari, ancora non attribuite, di 4.500 mq. Ci saranno inoltre una struttura di rifornimento carburanti e un’attività di ristorazione.
Nel successivo dibattito il consigliere Pantelis Assimakis attribuisce la colpa maggiore di questo piano che non aiuta i Fioranesi e anzi ostacola la ripresa del centro storico, al governo, che toglie risorse ai comuni impedendo loro di investire in un uso diverso del territorio, mentre ci sarebbe bisogno di un centro sportivo e di un centro culturale.
Il Movimento 5 Stelle è contrario perché non c’è stata consultazione preventiva dei cittadini; perché ritiene che la bonifica fosse dovuta dall’amianto senza bisogno di concessioni ai privati; con il centro commerciale come attrattore aumenteranno il traffico e l’inquinamento; concorda con l’analisi dei docenti del Politecnico di un progetto obsoleto e rinunciatario. Bisognerebbe ripensare l’intero impianto del Piano.
La maggioranza Pd ritiene invece che si sia privilegiato la concretezza permettendo di superare i capannoni che coprivano l’area per il 90% del territorio e di procedere alla loro totale bonifica.
Le votazioni sono avvenute per i singoli punti: sempre favorevole la maggioranza; contrario il M5S sia al primo che al secondo punto, astenuto sulla classificazione acustica. Assimakis astenuto sull’accordo territoriale e contrario agli altri due punti.
14/11/2016
Autore:
Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it