MODENA - Nasce “Visto al mercato” per scoprire anche sui social le proposte più curiose.
Domenica 18 e lunedì 19 agosto 2024 al Parco Novi Sad di Modena doppio appuntamento con il Mercato. Il presidente del Consorzio traccia un bilancio sull’attività del Mercato più grande d’Italia.
Determinato, con qualche preoccupazione per il futuro, ma soprattutto ancora innamorato del suo mestiere di ambulante e orgoglioso dei risultati che, insieme ai suoi colleghi, è riuscito a raggiungere attraverso l’oculata gestione del Consorzio Il Mercato. Anche in questi giorni, decisamente caldi, Guido Sirri, ambulante da una vita, e presidente in carica del Consorzio che gestisce l’area, del Parco Novi Sad di Modena, in cui si svolge il tradizionale mercato del lunedì, è in prima linea tra i suoi colleghi, dietro al banco dove di fatto è cresciuto e coglie l’occasione per ricordare, prima di tutto, il doppio appuntamento di domenica 18 (mercato straordinario) e lunedì 19 agosto, a partire dalle 7 sino alla tarda mattinata, con la più grande area commerciale all’aria aperta.
Centinaia di banchi, che vogliono dire anche posti di lavoro, che si sviluppano lungo l’anello dell’ex ippodromo per un totale di oltre duemilaseicento metri, con un’offerta decisamente varia. L’abbigliamento per donna, uomo e bambino, con tutti i relativi accessori, è il settore più presente; un vero e proprio piccolo gioiello è rappresentato dalla zona della frutta e verdura, posizionato tra la vecchia tribuna e l’ingresso principale allo stadio Braglia. Impossibile conoscere tutte le tipologie di proposte e, anche per questo, di recente sul profilo Facebook del Consorzio è stata creata la rubrica “Visto al mercato” per ricordare che al Parco Novi Sad il lunedì si può acquistare anche quell’oggetto che non ti aspetti e che altrove non sempre è facile trovare come ad esempio una sella per bicicletta in cuoio naturale, stile vintage, spagnolette di filo di tutti i colori e persino qualche specie rara di pianta grassa. Un modo per ricordare che il mercato degli ambulanti conserva alcune peculiarità, legate prima di tutto all’umanità e alla varietà dell’offerta, introvabili altrove, anche se negli anni i cambiamenti, spesso specchio diretto dell’evoluzione della società, sono stati tanti. Il numero di aderenti alla realtà geminiana, oltre trecento ambulanti che ne fanno il Consorzio più numeroso d’Italia, e la longevità, essendo nato nel 1991, confermano la validità della formula. Serve però una nuova consapevolezza rispetto ai problemi emergenti per creare nuove alleanze affinché il modello attuale non sia messo in crisi da situazioni esterne, non dipendenti dalle scelte degli ambulanti.
“La gestione diretta da parte degli stessi ambulanti e un dialogo costante con l’amministrazione comunale ci hanno permesso di affrontare molti problemi ottenendo risultati importanti a tutela della nostra clientela e degli operatori. Tutto questo avendo sempre i conti perfettamente in ordine. Abbiamo lavorato per ridurre le spese di gestione e fare in modo che il regolare svolgimento dei mercati fosse sempre garantito anche in situazioni critiche, come durante il Covid o dopo abbondanti nevicate. Un passaggio fondamentale è stato l’approvazione del regolamento comunale che vieta la vendita di merce usata. Ora però dobbiamo fare i conti con fenomeni che stanno destabilizzando l’equilibrio di una sana e positiva concorrenza. Certi prezzi sono anomali e difficilmente compatibili con la sopravvivenza di un’azienda. Noi però su questo fronte non abbiamo alcun margine di intervento perché non spetta a noi svolgere attività di controllo. Noi possiamo solo limitarci a far rispettare le regole che riguardano il corretto funzionamento del Consorzio, l’impressione però è che solo questo rischia di essere insufficiente” conclude Guido Sirri.
La storia del vignolese Antonio Borghi, ambulante e frutticoltore con la passione delle piante grasse
Mercato vuol dire prima di tutto persone che, con sacrificio e passione, animano l’area mercatale. Tra queste merita una menzione il vignolese Antonio Borghi, agricoltore da oltre 50 anni, con la passione delle piante grasse e che, nel campo della coltivazione della frutta, ha scelto di andare controcorrente. “Ho sempre privilegiato la qualità e la tutela delle tante varietà, antiche e non solo, di frutta che nel tempo, per ottimizzare i costi, in molti hanno abbandonato. Nei miei terreni coltiviamo oltre sessanta differenti tipi di susine e prugne che poi, in stagione, proponiamo sul nostro banco” racconta con comprensibile orgoglio Antonio Borghi che fu il primo ad ottenere dalla Regione Emilia-Romagna l’autorizzazione a vendere nei mercati settimanali i suoi prodotti agricoli. Se poi siete appassionati di piante grasse sul suo banco potrete trovare pane per i vostri denti: Antonio le colleziona da anni, ne possiede diverse decine di tipi. Tra le specie che potrete ammirare non mancano anche alcuni esemplari rari come l’adenium obesum che nella forma ricorda, sia pure in miniatura, la pianta del baobab. Chiedete direttamente ad Antonio e scoprirete un mondo.
In allegato alcune foto del mercato, di Guido Sirri, presidente del Consorzio Il Mercato di Modena, di alcune proposte particolari che si possono trovare sui banchi, come ad esempio un esemplare di pianta grassa denominata adenium obesum proposta dall'agricoltore Antonio Borghi che fu il primo ad ottenere 35 anni fa l'autorizzazione a vendere i propri prodotti al mercato.
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16/08/2024
Autore:
Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it