CAMPOGALLIANO - SOCIETÀ COOPERATIVA BILANCIAI DI CAMPOGALLIANO. Certificazione di genere: un’esperienza profonda che incide sui comportamenti personali e organizzativi.
Coinvolti tutti i collaboratori dell’azienda. Dal lavoro comune, svolto sotto la guida di esperti, è nato anche un manifesto per promuovere modi d’agire inclusivi.
Il numero di imprese che hanno ottenuto la Certificazione per la parità di genere è in costante aumento. Al 31 maggio 2024 erano già 11.429, di cui 1.235 in Emilia-Romagna e 175 in provincia di Modena (fonte Accredia). A spingere le imprese in questa direzione hanno contribuito sia i finanziamenti pubblici derivanti dal PNRR sia il fatto che la Certificazione UNI/PdR 125:2022, che misura una serie di parametri come la presenza di opportunità di crescita neutrali per genere, l’equità remunerativa, la tutela della genitorialità e condizioni che sostengono la conciliazione tra vita e lavoro, consente in molti casi di ottenere un punteggio più elevato quando si partecipa a bandi di carattere pubblico. Sarebbe però profondamente sbagliato sottovalutare l’impegno, organizzativo e individuale, che comporta il completamento di un percorso che dura diversi mesi, con decine di ore di formazione che interessano tutti i collaboratori, momenti di confronto e follow up per verificare se il seme del cambiamento ha iniziato ad attecchire.
A confermare con convinzione il valore positivo di questa scelta c’è anche la Società Cooperativa Bilanciai di Campogalliano che ha deciso di raccontare, in modo non convenzionale, questa esperienza attraverso la presentazione di un vero e proprio manifesto dell’inclusione dal titolo “La diversità è un fatto, l’inclusione è un atto”, a cui si è aggiunta la testimonianza di alcuni collaboratori su cosa accade prima di arrivare al conseguimento del “diploma” da incorniciare e appendere alla parete in ufficio.
Il manifesto che sarà posizionato in diversi punti strategici dello stabilimento, sia nell’area produttiva sia negli uffici, si articola in cinque punti. Utilizzando un linguaggio semplice e diretto, nel testo si fa esplicito riferimento al rispetto e all’inclusività, ai concetti di equità e parità salariale, alla formazione, per poi ricordare il valore delle parole e concludere con un richiamo forte all’intergenerazionalità, all’importanza cioè della interazione tra persone di età diverse. L’inedita presentazione si è svolta questa mattina, 4 giugno, presso la sede della Cooperativa Sociale LUNEnuove di Campogalliano, un luogo dal significato fortemente simbolico dove, in mezzo al verde e tra diverse specie di animali, trovano ospitalità e supporto persone fragili o in difficoltà. All’incontro con la stampa erano presenti per l’azienda Maria Luppi, responsabile marketing, Laura Vanini, HR Organization, Development & Training Specialist ed Enrico Messori, presidente, e per LUNEnuove Daniela Grenzi, psicoterapeuta, co-fondatrice della Cooperativa sociale. Quest’ultima sin dall’inizio ha affiancato l’azienda sviluppando il programma psicoeducativo “SeePink!” dedicato alla differenza di genere, e ai pregiudizi, spesso inconsci, che contribuiscono a creare condizioni di disparità fuori e dentro l’ambiente di lavoro. “Come avviene di solito in Cooperativa Bilanciai tutto è partito dal basso e la proposta di avviare questo percorso è stata accolta molto favorevolmente anche perché in perfetta coerenza con i valori di eguaglianza e solidarietà ai quali la Cooperativa si ispira” ha spiegato Laura Vanini coordinatrice del progetto per l’azienda di Campogalliano.
Che non si tratti di un aggiornamento consueto lo mette bene in evidenza la testimonianza di Fabio Lolli, operaio che lavora in officina e al tempo stesso siede nel consiglio di amministrazione e che, insieme a tutti i colleghi della Cooperativa, è stato protagonista del progetto formativo e psico-educativo “Dal pensiero non integrato al pensiero integrato e inclusivo” volto all’ottenimento anche della certificazione per la parità di genere. “Si tratta di un corso aziendale di formazione che all’inizio mi ha un po’ spiazzato perché i temi affrontati non sempre risultano immediatamente collegabili al lavoro. Mi sbagliavo perché confrontarsi, sotto la guida di persone esperte, con i colleghi su temi come la parità di genere e l’inclusività sta portando effetti positivi nelle relazioni tra di noi, nell’ambiente lavorativo e fuori. Si tratta prima di tutto dell’acquisizione di una maggiore consapevolezza personale rispetto ad atteggiamenti e pregiudizi che rischiano di essere messi in atto come automatismi. È chiaro che si va a lavorare su aspetti culturali profondi e su pregiudizi consolidati che si possono smantellare lentamente, ma insieme si può fare molto.”
Maria Luppi, da parte sua, per sottolineare i molteplici effetti positivi, ha raccontato un episodio accaduto fuori dall’azienda che ha interessato un collega. “Qualche settimana fa, a tarda notte ha visto una donna molto alterata che, per la disperazione degli abusi famigliari, stava pensando di togliersi la vita, nonostante i figli piccoli. Grazie a quanto appreso durante il corso è riuscito a gestire meglio le proprie emozioni e a fare quanto era nelle sue possibilità per aiutare la donna in difficoltà chiamando immediatamente aiuto. Avere maggiore consapevolezza e strumenti di valutazione in casi come questo fa la differenza”.
“Con l’aiuto di formatori, psicologi, psicoterapeuti, counselor e vittimologi, abbiamo dapprima analizzato i contesti storici e sociali nei quali si sono sviluppati, nei decenni, i fenomeni della disparità e della violenza di genere; successivamente, abbiamo presentato esperienze e soluzioni concrete per superare stereotipi e pregiudizi inconsci alla base di situazioni conflittuali, fuori e dentro l’ambiente di lavoro. L’intervento che utilizza un approccio psico-educativo ha coinvolto tutti i dipendenti e i collaboratori di Cooperativa Bilanciai, i quali hanno partecipato alle lezioni in presenza e da remoto” ha spiegato Daniela Grenzi.
“I risultati conseguiti sino ad oggi sono così incoraggianti che abbiamo voluto organizzare questo momento di condivisione aperto alla stampa per favorire, anche da parte dell’opinione pubblica, la conoscenza e la condivisione di cosa significhi lavorare su temi così importanti. Vogliamo sottolineare l’utilità di questi percorsi il cui valore va decisamente oltre l’ottenimento della certificazione, con l’auspicio che siano sempre più numerose le aziende che scelgono di mettersi in discussione anche sulla parità di genere e sull’inclusività” ha concluso Enrico Messori.
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04/06/2024
Autore:
Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it