REGGIO RECORDS DI SEQUESTRI ALLA MAFIA
REGGIO EMILIA - In Emilia-Romagna i beni sottratti alla criminalità organizzata e in gestione all’Agenzia Nazionale preposta sono 875, e di questi ben 316 si trovano nella provincia di Reggio Emilia: il 36%, ovvero più di un terzo del totale regionale. Ma i beni assegnati e destinati all’utilizzo da parte degli Enti Locali o dello Stato sono, rispettivamente, solo 178 e 3. Dalla procedura di sequestro degli immobili alla concreta restituzione alla collettività, mediante l'assegnazione ai Comuni, passano in media 9 anni. È questo il quadro emerso oggi nella trattazione dell’interrogazione a risposta immediata presentata dalla Consigliera regionale Stefania Bondavalli capogruppo del gruppo “Bonaccini Presidente” e discussa nella seduta odierna dell’Assemblea Legislativa.

“Da questi dati ci vengono fornite due chiare indicazioni – ha commentato Stefania Bondavalli - La prima è la grande rilevanza del numero dei beni sottratti alla criminalità organizzata e situati nel territorio reggiano, costituendo anche una chiara testimonianza della lotta condotta contro l’eversione. La seconda è la differenza, non ricevibile, fra l’entità dei beni sequestrati e confiscati e quella dei beni effettivamente destinati”. Questa criticità, ben nota anche alla Consulta regionale per la Legalità e la cittadinanza responsabile, che ha costituito un tavolo tematico specifico dedicato alle aziende e ai beni sequestrati o confiscati alle mafie, richiede un deciso intervento del Governo per accelerare i processi di destinazione dei beni confiscati alle comunità locali, promuovendone il recupero.

“La Regione Emilia-Romagna è fortemente impegnata per il pieno utilizzo dei beni sottratti alla mafia – ha concluso la Consigliera Stefania Bondavalli – come è testimoniato dal sostegno fornito a 22 Enti locali, essendo ad oggi intervenuta con 4,1 milioni di euro su 31 beni. Anche per questo, ci auguriamo che anche il Governo e l’Agenzia nazionale siano, come noi, convinti che consentire la restituzione dei beni confiscati alle mafie è un atto concreto e visibile dell’affermazione della legalità e dell’efficacia delle misure di contrasto all’eversione messe in campo dalle Istituzioni”.

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29/02/2024

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Paolo Ruini
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