LA VIA EMILIA BIS DEVE ESSERE REALIZZATA
EMILIA ROMAGNA - Via Emilia bis: da ANAS ancora nessuna risposta. Stefania Bondavalli: “Profonda preoccupazione per il silenzio del Ministero dei Trasporti” “La perdurante assenza di risposte da parte del Ministro dei Trasporti sulla a futura programmazione ANAS in relazione alla via Emilia bis fra Reggio Emilia e Parma è inaccettabile e incomprensibile”. Con queste parole la Consigliera regionale Stefania Bondavalli ha commentato l’esito dell’interrogazione discussa nella seduta di oggi dell’Assemblea Legislativa, con la quale ha chiesto aggiornamenti sui confronti fra la Regione e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per il nuovo Contratto di programma con ANAS relativo alle varianti alla via Emilia fra Reggio Emilia e Parma, fra le quali anche quella che interessa le località di Cella, Gaida e Cadè, dove da tempo si sono attivati anche i Comitati dei cittadini per richiedere una soluzione strutturale ai costanti e ormai insostenibili disagi sostenuti, rallentamenti e ingorghi prodotti dai volumi di traffico sostenuti quotidianamente dalla SS9, aggravati dalle frequenti massicce immissioni di autoveicoli di mezzi pesanti, che si riversano sulla via Emilia a fronte di interruzioni lungo l’A1. “La Regione da tempo è impegnata per inserire nel Contratto di programma triennale con ANAS per gli interventi sulla rete stradale i progetti per le Varianti della via Emilia bis nei diversi tratti interessati fra Reggio Emilia e Parma”. La Regione stessa non solo con il PRIT 2025 ha previsto di valutare la fattibilità tecnico-economica della variante alla SS9 fra Reggio Emilia e Parma, ma da tempo ha richiesto al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di assicurare assoluta priorità per gli interventi di ANAS relativi alle varianti alla Via Emilia da Corte Tegge a Sant’Ilario d’Enza, dal confine fra le Province di Reggio Emilia e di Parma fino alla tangenziale nord di Parma e fra questa e Fidenza. Le preoccupazioni non sono dovute solo all’inerzia del Ministero, ma anche al budget molto limitato che è stato stimato dal MIT per questi interventi, escludendo di fatto la possibilità di accogliere le richieste della Regione e delle aree attraversate dalla Via Emilia.

“È questo uno stato di fatto molto pesante per il nostro territorio – ha concluso la Consigliera Bondavalli – immotivato e irricevibile. Di fronte al silenzio del Ministero risulta ancora più importante lo sforzo della Regione per inserire la Variante alla SS9 nella sezione del piano di investimento riservata al finanziamento delle attività di progettazione”.




20/12/2023

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Paolo Ruini
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