PROVINCIA REGGIANA - “Il lavoro nero è un virus”. La Cisl dopo il caso (due lavoratori su cinque) in edilizia di Guastalla. “Il contrasto al lavoro nero in edilizia, così come in molti altri settori, è a tutela della sicurezza e la dignità dei lavoratori”. Ad affermarlo è la Cisl Emilia Centrale, per voce del segretario generale aggiunto Domenico Chiatto dopo che un recente blitz dei carabinieri di Guastalla e dell’ispettorato del lavoro di Reggio ha portato alla denuncia di un imprenditore nella Bassa per avere utilizzato in un cantiere edile il 40% (due su cinque) di operai senza contratto.
“È proprio grazie alla formazione del personale regolarmente assunto – afferma Chiatto – che è possibile prevenire gli infortuni sul lavoro, un virus che va estirpato. Va anche ribadito – prosegue Chiatto - che tutto ciò crea anche concorrenza sleale, perché dietro all’abbassamento dei prezzi si possono nascondere diversi fenomeni che vanno monitorati”.
“Sono ancora troppi – aggiunge Aziz Sadid, responsabile Cisl Emilia Centrale della Bassa - 9.623 gli infortuni denunciati a Reggio Emilia lo scorso anno, con un aumento annuo del 5%. Le vittime, nel 2022, sono state 3. Auspichiamo più interventi ispettivi che permettano di smantellare le aziende che fanno ricorrono al lavoro nero. Invitiamo tutti i lavoratori e le lavoratrici a rifiutare offerte di lavoro non regolarizzato e a segnalare alle autorità competenti casi sospetti. Ne va della sicurezza delle persone”.
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08/06/2023
Autore:
Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it