SANT'ILARIO I carabinieri della Stazione di Sant’Ilario d’Enza hanno messo le mani su un’ingente partita di refurtiva, del valore complessivo di circa 100.000 euro, che si ritiene essere stata asportata da una banda specializzata nei furti in aziende agricole, cantieri edili ed officine meccaniche. Tra la merce recuperata dai carabinieri anche il trattore John Deere da 130 cavalli asportato la notte tra il 10 e l’11 settembre scorso dall’azienda Agricola Fantuzzi di Reggio Emilia. Le indagini, coordinate dalla Procura reggiana, ora mirano a risalire proprio ai responsabili di tali furti. Il rinvenimento della refurtiva nella tarda serata di ieri quando una pattuglia dei carabinieri della stazione di Sant’Ilario d’Enza nell’ambito dell’attività di controllo del territorio procedeva a ispezionare una serie di casolari abbondati della giurisdizione sempre più utilizzati dalla malavita come deposito dove stoccare in attesa di essere piazzata refurtiva di ogni genere. L’ispezione del casolare ubicato in via XXV Aprile della frazione Calerno portava al rinvenimento di un trattore agricolo e e numeroso altro materiale tra cui numerosi e variegati attrezzi edili e per officine meccaniche, attrezzature per autolavaggi e 500 litri di carburante. Le prime risultanze investigative sulla riconducibilità di parte della refurtiva conduceva a un’azienda agricola reggiana il cui proprietario convocato in caserma dai carabinieri riconosceva il trattore lasciandosi andare a un pianto di gioia. Il costoso mezzo agricolo infatti asportatogli lo scorso weekend aveva andato in ginocchio l’azienda: il furto non era assicurato e l’agricoltore non aveva i soldi per poterlo ricomprare.. La restante refurtiva costituita da numerosi e variegati attrezzi edili e per officine meccaniche, attrezzature per autolavaggi e 500 litri di carburante veniva quindi sequestrata in attesa di stabilirne l’esatta provenienza. Al riguardo quindi sono ancora in corso accertamenti da parte dei militari di Sant’Ilario d’Enza per risalire ai proprietari degli oggetti recuperati. Per questo motivo eventuali commercianti e cittadini derubati che si riconoscessero come proprietari dell’ingente partita di merce recuperata potranno presentarsi, denuncia alla mano, presso gli uffici della stazione di sant’Ilario d’Enza per le operazioni di riconoscimento e restituzione. Sul trattore agricolo i carabinieri hanno rilevato impronte digitali che sono state repertate ed inviate al RIS di Parma per cercare anche in chiave scientifica una svolta alle indagini.
16/09/2016
Autore:
Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it