SASSUOLO - Cersaie, principale vetrina internazionale del prodotto ceramico italiano, si fa quest’anno portavoce - attraverso la presentazione del recente studio dell’EPD (Environmental Product Declaration) media settoriale delle piastrelle di ceramica italiane - di come sia possibile valorizzare in campo internazionale l’eccellenza delle prestazioni ambientali raggiunta dall’industria ceramica italiana.
Il valore aggiunto dello studio, condotto da Confindustria Ceramica con il supporto di thinkstep (www.thinkstep.com), sta nella propria possibilità d’utilizzo da parte di tutte le aziende associate produttrici di piastrelle di ceramica, offrendo opportunità commerciali per concorrere all’ottenimento di crediti all’interno dei protocolli dell’edilizia sostenibile. Sempre più l’EDP - dichiarazione ambientale di prodotto, certificata e volontaria per la comunicazione, secondo criteri codificati – sta incontrando interesse a livello globale quale strumento per la qualificazione e scelta dei prodotti e, in alcuni casi, sta diventando un requisito di accesso per determinati mercati.
Nel pomeriggio di martedì 27 settembre alle ore 14.30 presso la Città della Posa (Area 49) si svolge il convegno “EDP: la dichiarazione ambientale delle piastrelle di ceramica italiane. Un nuovo strumento di sostenibilità e competitività”, nell’ambito del quale viene illustrato il progetto di EPD media di settore e viene fornita una panoramica internazionale di diffusione e valorizzazione dello strumento stesso.
Dopo i saluti introduttivi di Paola Gazzolo, l’Assessore alle Politiche Ambientali della Regione Emilia Romagna e Armando Cafiero, Direttore di Confindustria Ceramica, viene mostrata la proiezione del video “Ceramics of Italy for sustainability: Italians make the difference”, un excursus delle evoluzioni delle prestazioni ambientali del settore, a cura di Andrea Contri di Confindustria Ceramica.
A seguire Maria Chiara Bignozzi, Direttrice del Centro Ceramico e docente dell’Università di Bologna fornisce una dettagliata analisi delle performance ambientali del settore ceramico, evidenziando anche i benefici derivanti dalle iniziative portate avanti negli anni dal settore ceramico italiano per ridurre gli impatti ambientali. Emanuela Scimia, Direttore Generale di thinkstep, illustra poi i risultati dell’EPD media settoriale, frutto della valorizzazione di dati ambientali sull’intero ciclo di vita del prodotto di più di 90 aziende produttrici di piastrelle di ceramica italiane: studio che, per il nutrito numero di aziende coinvolte, rappresenta un primato a livello mondiale all’interno del settore delle costruzioni.
Sempre più richiesta all’interno di schemi di certificazione di edificio (LEED, BREEAM, DGNB, ecc.) e da capitolati di appalti pubblici, Andrea Fornasiero, Presidente del Comitato Standar, sottolinea nel suo intervento il valore dell’EPD nei protocolli internazionali LEEDv4. Forte proprio del fatto che diversi sistemi di certificazione internazionale e possibili sviluppi normativi hanno trovato in tale dichiarazione lo strumento attraverso il quale richiedere informazioni ambientali di prodotto, si registra a livello internazionale un crescente interesse in tema di EPD: Mikaela Decio,
Environmental Sustainability Specialist R&D di Mapei affronta il tema della valorizzazione della sostenibilità di prodotto in un mercato mondiale.
Nonostante l’EPD sia uno strumento assolutamente volontario, oggi è sempre più necessario per competere al massimo sui mercati internazionali. E’ per questo che Confindustria Ceramica - volta a diffondere l’utilizzo della dichiarazione ambientale di prodotto presso le proprie aziende associate - ha messo a punto, nell’ambito del proprio progetto, la realizzazione di uno strumento informatico (EPD creator) che facilita la creazione di proprie EPD aziendali, specifiche di prodotto o, eventualmente, di processo.
15/09/2016
Autore:
Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it