CASTELLARANO - Le indagini condotte dai carabinieri della stazione di Castellarano, comune ubicato nel comprensorio ceramico reggiano, in merito alla identificazione dei ladri che hanno utilizzato un bancomat sottratto dall’interno di un’autovettura parcheggiata in paese, il cui utilizzo ha raggiunto la cifra di circa 2.000 €, hanno consentito di individuare gli autori dei reati in tre giovani modenesi con precedenti per reati contro il patrimonio. L’epilogo della vicenda è quindi culminata con la denuncia in stato di libertà che i carabinieri della stazione di Castelnovo Sotto hanno inoltrato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia nei confronti di una 27enne e un 22enne entrambi residenti a Modena e di un 23enne di Castelnuovo Rangone (MO) in ordine ai reati di furto aggravato su autovettura e indebito utilizzo di carta bancomat. L’origine della vicenda quando i 3 ladri dopo aver forzato la portiera si introducevano all'interno dell'autovettura di un 50enne reggiano, in sosta in un parcheggio di Castellarano, sottraendogli il borsello che aveva lasciato incustodito all’interno dell’abitacolo. Documenti personali, alcune centinaia di euro in contanti e documenti bancari, questo il bottino dei 3 ladri che tuttavia si è rimpinguato con ulteriori 1.960 euro attraverso l’indebito utilizzo della carta bancomat del derubato. Oltre al furto sull’autovettura il 50enne ha denunciato, come successivamente appreso dall’estratto conto della banca, anche l’indebito utilizzo della carta bancomat posto in essere lo stesso giorno del furto con prelievi che hanno raggiunto la somma di 500 euro prelevati dallo sportello di una banca di Sassuolo e acquisti vari (cellulari, scarpe, pieni di benzina e scommesse) compiuti a Modena. La tecnologia, come accade spesso in questi casi, è venuta incontro alle indagini dei carabinieri di Castellarano che hanno acquisito le immagini del sistema di videosorveglianza della banca e del centro commerciale dove i tre si sono fati allo shopping più sfrenato, analizzando i filmati degli orari dei prelievi e degli acquisti. Una prima importante svolta alle indagini seguita da una fortunosa coincidenza: i filmati visionati dai militari ritraevano l’effigie di tre ragazzi immediatamente riconosciuti dai militari in quanto noti agli operanti. La fedina penale "sporca" ha giocato quindi a sfavore dei 3 ladruncoli, cosa praticamente impossibile se i 3 ragazzi fossero stati dei perfetti sconosciuti, che venivano pertanto denunciati in ordine ai reati di furto su autovettura e indebito utilizzo di Bancomat.
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04/09/2016
Autore:
Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it