FIORANO -Si sta concludendo in queste settimane il progetto di mappatura della presenza di amianto nel territorio del Comune di Fiorano Modenese, che consentirà di avere una catalogazione completa e dettagliata della presenza del pericoloso materiale.
Entro il mese di novembre verrà recapitata ai proprietari degli edifici censiti nella zona industriale ed artigianale, la richiesta di verificare lo stato di conservazione delle coperture in amianto. Per legge, infatti, sono tenuti a fare verificare e certificare da un tecnico competente lo stato del materiale e la non pericolosità per la salute.
Per attuare il censimento, in una prima fase, ci si è avvalsi dell’ausilio di droni, dotati di avanzate strumentazioni a bordo, che hanno sorvolato il territorio, eseguito rilievi e scattato fotografie. Le immagini sono poi state elaborate da sofisticati software, anche di analisi multispettrale, che hanno permesso di realizzare una mappatura precisa, associando a ciascuna immagine, il tipo di copertura, i mq e la posizione.
Sulla base di questi dati, l’Ufficio Ambiente del Comune di Fiorano Modenese, ha proceduto ad identificare gli estremi catastali di ogni edificio e quindi i dati e l’indirizzo dei proprietari. Per ora questa corrispondenza è stata completata solo per le zone industriali e artigianali, a nord della Statale.
Questi dati verranno poi riportati nel software di origine, completandolo con tutte le informazioni per ciascun edificio localizzato. Sarà così possibile anche seguire estrazioni specifiche, in base a diversi filtri. Ultimo passo, come già detto, inviare ai proprietari identificati la richiesta di verificare lo stato di conservazione delle coperture in amianto dei loro edifici.
Questa attività di censimento ha permesso di rilevare, con un piccolo margine di errore, 556 coperture probabilmente contenenti amianto, per un totale di 868.453 mq. Di queste 506 sono state confermate dal sorvolo dei droni, mentre 27 risultano verniciate con primer, un fissativo consolidante specifico per trattare le superfici e rendere inerte il cemento amianto. Le coperture trattate sono state comunque segnalate perché il trattamento ha una scadenza e non risolve definitivamente il problema. Infine per 23 coperture non è stato possibile verificare con il drone se si trattava di amianto o no, quindi sarà necessaria una verifica fisica in loco.
Il 50% delle coperture rilevate risulta comunque di ridotte dimensioni (<100 mq), oltre il 30% delle coperture è al di sotto dei 50 mq. Meno del 9% delle coperture rilevate raggiunge i 3.200 mq.
La mappatura indica poi che ci sono numerosi edifici in cemento amianto anche in aree fuori da quelle industriali, soprattutto in campagna.
“Sono soddisfatto per il lavoro che è si sta portando avanti – dichiara l’assessore all’ambiente Riccardo Amici - Stiamo rispettando la tabella di marcia che avevamo individuato, tenendo conto che siamo partiti da una situazione in cui non avevamo certezze se non per le segnalazioni che ci venivano fatte e guardando in alto girando per il territorio. Abbiamo costruito una base importante su cui poter lavorare e gli uffici stanno facendo un buon lavoro integrando i dati catastali alla mappatura, permettendoci di avere a disposizione un supporto interattivo in cui potremo tenere traccia di tutti gli aggiornamenti, dallo stato delle coperture a quelle che vengono eliminate. Il passo successivo è individuare le possibili fonti di finanziamento per gli interventi di eliminazione dell’amianto, da aggiungere alle politiche comprese nella pianificazione e nelle regole urbanistiche”.
24/08/2016
Autore:
Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it