CARABINIERI FORESTALI TRA ESCLUSIONI E CONSAPEVOLEZZA DELL’ESSERE FIGLIO DI UN DIO MINORE.
AMAREZZA E DELUSIONE NEL RUOLO DEI MILITARI FORESTALI .
Purtroppo dobbiamo prendere atto che, nonostante siano trascorsi oltre cinque anni dall’accorpamento del Corpo Forestale dello Stato nell’Arma dei Carabinieri, il personale Forestale e le giovani leve che scelgono di intraprendere la specializzazione appaiono figli di un Dio minore. Infatti ci sono problematiche la cui risoluzione non è più rinviabile, ci riferiamo in particolare alla mobilità ordinaria del personale che dovrebbe avvenire attraverso il Ge.Tra. For., senza dimenticare l’esclusione sistematica da tutti gli interpelli con la magica frase “ad esclusione del ruolo forestale”. Un’attenta riflessione va certamente fatta sulle regole previste per il Ge.Tra. Forestale; ci chiediamo come si possa pensare di vincolare la possibilità di partecipazione e quindi limitarla e precluderla al personale che presta servizio in Stazioni con tre o meno unità. La maggior parte dei reparti e non certo per scelta del personale, si regge proprio su tre o addirittura meno unità. Ci ritroviamo militari assegnati o comunque in servizio in Stazioni con meno di tre unità che si sentiranno “sequestrati” in quella determinata struttura perché impossibilitati a partecipare alla procedura di mobilità, insomma, di questo passo difficilmente ci sarà personale che sceglierà la specialità Forestale e quelli già in servizio o che provengono dal Corpo Forestale dello Stato si sentiranno sempre figli di un Dio minore. “Questione Meteomont”. In questo caso ci ritroviamo il paradosso che militari neo immessi in ruolo, senza che abbiamo minimamente avuto la possibilità di scelta, formati “osservatori meteonivometrico”, qualora si ritrovino assegnati in Stazioni con “campetti Meteomont” rischiano di essere esclusi nella mobilità per il resto della loro carriera!! Questa Associazione ha raccolto il grido di sconforto proveniente dai Forestali e non si sottrae al confronto ponendosi come valido e propositivo interlocutore. Pertanto vuole avanzare le seguenti proposte, che non vanno ad intaccare le finalità del Ge.Tra.Forestale compresa la necessità di salvaguardare le esigenze di servizio e che appaiono di immediata applicazione: Eliminare il limite delle tre unità quale elemento di preclusione alla partecipazione alla procedura, si può nel caso prevedere la “previa sostituzione” stabilendo l’immediata assegnazione dei militari neo immessi in ruolo in sostituzione di quelli vincitori della procedura di mobilità. Consentire agli specializzati “Meteomont”, la partecipazione senza vincoli alla procedura. Anche perché come evidenziato sopra, ogni militare di qualsiasi ruolo neo assunto, sarà anche in possesso della formazione di “osservatore meteonivometrico”. Inserire nella procedura di mobilità tutte le sedi per vacanza di organico presenti, al fine di offrire una rosa di scelta più ampia possibile ai militari interessati alla mobilità. Infine una menzione a parte va fatta per i colleghi del 39° Corso “Fiume Brembo”, a questi colleghi ai fini del calcolo degli anni per la “deregionalizzazione” pare che si voglia interpretare la norma in maniera irragionevole, o meglio errata a nostro avviso, tant’è che pare si voglia considerare, non la data di arruolamento, ma quella di destinazione a reparto. Speriamo sinceramente che sia solo un sentito dire o quanto meno una svista! Perché altrimenti ci troveremo di fronte ad una disparità di trattamento senza eguali rispetto a tutti i colleghi dell’Arma, il cui calcolo viene fatto, giustamente e correttamente, a partire dalla data di arruolamento. Detto quanto sopra, invitiamo il Comandante di Vertice del CUFA, unitamente al Comandante Generale, da sempre attenti e vicini alle problematiche del personale, ad intervenire presso l’Ufficio Personale Marescialli – I Reparto del Comando Generale, onde porre rimedio ad una procedura, che così come concepita, rischia di essere un fallimento annunciato. Siamo certi che il Comando Generale saprà trovare le giuste soluzione, magari garantendo deleghe più ampie al Comandante del CUFA relativamente alla mobilità. PIANETA SINDACALE CARABINIERI, che ad oggi, annovera tra i propri iscritti/associati la componente forestale più numerosa rispetto a tutte le altre associazioni è al fianco di tutti i Carabinieri e Carabinieri Forestali, senza distinzione alcuna. AD MAJORA
16/05/2022
Autore:
Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it