MODENA - Riceviamo un'altra lettera aperta sul tema dell'inquinamento di Modena e su come ci potrebbero essere delle alternative per far convivere lo sviluppo con un impatto sicuramente ambientale minore.
"L’Emilia Romagna è la zona più inquinata d’Europa. Da oltre 20 anni si parla di migliorare la situazione dell’inquinamento locale ma questo non avviene: al contrario, la situazione peggiora ogni anno. E questo nonostante le autovetture ora inquinino 6 volte meno rispetto a 15 anni fa. Allora come si spiega? Cosa fanno di sbagliato i cittadini? O forse non si tratta dei cittadini? Ho questo sospetto.
Una volta in Spagna mi sono fermata a parlare con il conducente di un TIR con la sigla GR sulla targa. Trasportava carne (polli nello specifico) dalla Grecia alla Spagna. Spendeva sui 1000€ di viaggio, fra carburante e traghetto (Ancona-Patrasso mi pare), ma il gioco per le aziende valeva comunque la candela. Faceva avanti e indietro continuamente. E allora ecco che ci sono migliaia, forse milioni, di camion che attraversano l’Europa ogni giorno per questo assurdo sistema commerciale che ci troviamo. Del resto nei supermercati abbiamo le arance dal Portogallo e i kiwi dalla Spagna nonostante siamo il primo produttore d’Europa, le banane dalle Canarie e l’olio d’oliva dalla Grecia. Il surriscaldamento globale è alle stelle…ma niente, avanti così.
Come evitare tutto questo traffico e inquinamento inutile? Semplice, vietando che la merce che già viene prodotta in un paese, venga importata da un altro!
Se ancora questo nostro folle sistema economico non fosse “pronto” per una legge così saggia, allora si potrebbe passare a rimedi come quello introdotto in Inghilterra da TESCO. La catena di supermercati ha deciso di utilizzare le rotaie per trasportare buona parte delle sue merci. D'altronde già un decennio l'Unione Europea chiede di sostituire il trasporto su gomma con quello su ferro.
Mi rivolgo quindi alla nostra Amministrazione: perchè continuare a consentire che progetti impattanti sulla questione ambientale vengano portati avanti nella nostra città? I casi sono tanti, e il più recente è quello di Conad Nord-Ovest, che vuole costruire, col beneplacito e l'aiuto del Comune, un maxi polo logistico in città. E mi rivolgo anche a Conad, che a differenza di Tesco, non mostra nessun interesse alla nostra salute.
Ebbene, proprio a fianco del luogo designato ci sono rotaie pronte per l'uso. Si tratta della linea di trasporto merci attiva dall’inizio del secolo scorso. Perché non usarle e potenziarle?
Se Conad non fosse pronto a mettere in atto questo sistema veramente “green”, nonostante si dichiari “green”, allora perché per lo meno non considera di spostare il polo logistico (ovvero scalo merci) vicino al casello autostradale? Questo risparmierebbe 2.000.000 km percorsi dai camion TIR ogni anno a Modena, 1.000.000 di lt di gasolio bruciato che respiriamo.
Possibile che a Modena, nella zona più inquinata d’Europa, non si facciano questi calcoli?"
01/02/2022
Autore:
Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it