BARI GRAN FINALE PER IL CONCORSO
SASSUOLO - Si è svolta il 29 giugno scorso, nella splendida cornice di Villa De Grecis a Bari - alla presenza di circa 250 partecipanti - la conferenza evento La Ceramica e il Progetto, organizzata da Confindustria Ceramica e Cersaie in collaborazione con l'Ordine degli Architetti di Bari.
L'evento - che garantiva agli architetti iscritti 5 crediti formativi - si e svolto in due momenti. Il primo, dal taglio istituzionale ha visto i saluti di benvenuto di Vincenzo Sinisi dell’Ordine degli Architetti di Bari, seguito dagli interventi di Emilio Mussini e Cristina Faedi di Confindustria Ceramica, di Giorgio Timellini del Centro Ceramico di Bologna e dell’architetto Stefano Boeri. Nella seconda parte si e tenuta la premiazione della quinta edizione del concorso La Ceramica e il Progetto, alla presenza dei progettisti vincitori e delle aziende ceramiche che hanno fornito i materiali. L'incontro e stato moderato da Aldo Colonetti. Dell'intero evento è stato fatto un live tweet (#BariLCEIP, #stefanoboeri; #laceramicaedilprogetto), che ha avuto diverse condivisioni.
Il Presidente della Commissione Attività Promozionali e Fiere di Confindustria Ceramica, Emilio Mussini, ha ricordato alcuni dati sull'industria ceramica italiana e sui settori rappresentati dall'Associazione, prima di sottolineare l'importanza degli eventi Ceramics of Italy nel mondo e del Cersaie, la principale manifestazione internazionale per la ceramica, che vanta un parterre di relatori di primaria importanza nel panorama architettonico mondiale, che aprirà i battenti il 26 settembre prossimo a Bologna.
L'intervento di Giorgio Timellini e stato incentrato sugli aspetti prestazionali e normativi delle piastrelle di ceramica italiane, spaziando dalle principali performance in termini di durevolezza e resistenza fino alle norme tecniche UNI e ai marchi di sostenibilità ambientale, come Ecolabel, che rendono le piastrelle made in italy tra i materiali più ecologici esistenti.
Cristina Faedi di Confindustria Ceramica ha illustrato le principali tendenze estetiche delle piastrelle italiane: un ritorno agli effetti retro e vintage che – grazie alla costante innovazione tecnologica e alla ricerca – trovano espressione sia sulle superfici che nella materia, fino alla ricerca degli effetti tridimensionali lavorando anche sui sistemi di posa, senza dimenticare le piastrelle che riprendono i materiali naturali, come la pietra, i marmi e il legno.
E’ poi stata la volta dell’architetto Stefano Boeri, che ha presentato uno dei suoi progetti più conosciuti, il Bosco Verticale di Milano, che vede un largo uso di piastrelle di ceramica. Partendo dal concetto di biodiversità, Boeri ha raccontato la filosofia del progetto, soffermandosi sulle sfide di botanica che sono state affrontate, soprattutto in termini di trasporto del verde, sistema di irrigazione, resistenza agli agenti atmosferici e salubrità degli ambienti. Stefano Boeri ha sottolineato come il rivestimento dell’edificio e le pavimentazioni siano in gres porcellanato, rigorosamente made in Italy.
A seguire si è tenuta la cerimonia di consegna dei premi del concorso “La ceramica e il progetto 2016” che riconosce le migliori realizzazioni architettoniche con piastrelle di ceramica italiane, individuati dalla giuria composta dagli architetti Sebastiano Brandolini, Michele Capuani e Cino Zucchi, che quest’anno ha valutato i 65 progetti pervenuti sulla base di criteri di creatività, funzionalità e gusto estetico, prendendo in considerazione la progettazione nel complesso, l'impiego delle piastrelle di ceramica, la qualità della posa e la valorizzazione ambientale resa possibile dalle caratteristiche di sostenibilità del materiale.
Vincitore della categoria Commeciale/Hospitality è il progetto "I docks di Marsiglia”, in Francia realizzato a cura dello Studio 5+1 AA (Alfonso Femia Gianluca Peluffo), che vede l’utilizzo di piastrelle di Casalgrande Padana. Un intervento esemplare perché interpreta un tema difficile come la relazione tra il mare e la città.
Menzione d’onore a "Silvian Heach flagship store” di Milano, progettato dallo studio Fabio Caselli Design, che vede l’uso di piastrelle di Ornamenta. In questo caso la ceramica è il materiale che dialoga con tutti gli spazi espositivi dello store, diventando la parte per il tutto.
Per quanto riguarda la categoria Istituzionale/Arredourbano il vincitore è il "Nuovo polo cimiteriale di Copparo" di Patrimonio Copparo Srl (architetto Mauro Crepaldi), che ha scelto piastrelle Edilcuoghi Kale ed è stato giudicato un intervento di grande equilibrio tra il luogo e la natura preesistente.
Prima Menzione speciale al restauro della Chiesa di Nostra Signora della Misericordia “Chiesa di Vetro” di Baranzate, a cura dello studio   SBG Architetti (architetti Giulio Barazzetta e Sergio Gianoli), che ha utilizzato piastrelle Casalgrande Padana. L’opera rimette al centro il grande tema del restauro dell’architettura moderna e contemporanea e la ceramica dimostra come i materiali contemporanei siano in grado di rileggere e rispettare il preesistente.
Seconda Menzione alla realizzazione dei servizi per il pubblico della Caffetteria Spazio 7 della "Fondazione Sandretto Re Rebaudengo", realizzata dall’architetto Alessandra Raso/Cliostraat che vede l’uso di piastrelle Marazzi, dalle elevate prestazioni igieniche e di sostenibilità.
Terza Menzione d’onore per la ristrutturazione delle “Scuole Faes Argonne” a Milano, progettato dallo studio DRME (Studio di Architettura Dubini Risari e Melzi D’Eril Associati), che vede l’impiego di piastrelle di Cooperativa Ceramica d’Imola: durata, resistenza, qualità igienica del materiale hanno permesso al progettista di realizzare una scuola che guarda al futuro.
Per la categoria Residenziale, il progetto vincitore è "Villa privata ad Antiparos”, in Grecia dello studio di architettura Peia Associati (architetto Giampietro Peia), realizzato con piastrelle Marazzi, utilizzate per le capacità strutturali, come la resistenza al caldo e alla salsedine, capace di integrare armonicamente interni ed esterni.
Menzione speciale assegnata al progetto "Teatro1", edificio residenziale a Udine progettato dallo studio Archest (Annamaria Coccolo Gaetano De Napoli), che ha utilizzato piastrelle Mirage, in una particolare tessitura, giocata tutta tra arretramenti e avanzamenti, dove la ceramica costituisce un elemento centrale in relazione al disegno dell’edificio.
I lavori selezionati saranno esposti a Cersaie, il Salone internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredobagno, dal 26 al 30 settembre prossimi, nella mostra appositamente realizzata presso la Galleria dell’Architettura



07/07/2016

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Paolo Ruini
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