CONTRO LO SPRECO ALIMENTARE
ALBINEA - Giovedì prossimo 7 aprile il gruppo Scandiano in transizione sarà ospite al CEAS di Borzano di Albinea (RE). "Il nostro gruppo che si occupa di alimentazione naturale all’interno dell’associazione, terrà una serata gratuita sull’autoproduzione di pane e yogurt. Durante la serata spiegheremo perché secondo noi è utile saperli fare, vedremo insieme come panificare con la pasta madre e fare lo yogurt in casa, faremo assaggi e apriremo uno spaccio di pasta madre e scambio di ricette.
In allegato il volantino del CEAS con informazioni e con le date successive per ragionare ed imparare ad evitare gli sprechi alimentari.
Ti aspettiamo! Porta un vasetto di vetro e ti sarà donata la pasta madre o porta una ricetta per creare il tuo pane preferito.
GIOVEDI’ 7 APRILE   ORE 20.45
a cura del Gruppo “Cotto e Crudo” dell’ Associazione Scandiano Città in Transizione
Siamo consapevoli di quello che mangiamo?
E’ vero che serve tanto tempo per cucinare?
Informazioni utili per fare pane e yogurt in casa
Cosa s’intende per spreco alimentare? Che differenza c’è rispetto al termine rifiuto?
Per capire, e poi intervenire, bisogna separare e distinguere.
Vale la pena tenere distinti “rifiuto” e “spreco”, magari esemplificando.
Così, se mangio uno yogurt e getto via il vasetto di plastica che lo conteneva, questo è – propriamente – un rifiuto, mentre se per una qualche ragione non mangio quello yogurt (scade quel giorno perché l’ho dimenticato nel frigorifero e penso non sia più commestibile), dunque lo getto via anche se ancora consumabile, questo è propriamente spreco.
Nella spazzatura finisce il vasetto di plastica e il suo contenuto.
Per produrre il quale, peraltro, sono state utilizzate delle risorse naturali ed umane (lavoro).
Dunque getto via dei soldi (euro), del suolo (ettari), dell’acqua (ettolitri), dell’energia (kilowatt), tutte risorse limitate seppure rinnovabili nel tempo.
Lo spreco dunque è legato ai nostri comportamenti e stili di vita.
Fra le cause di questo spreco di massa ci sono le cattive abitudini di milioni di persone, che non conservano i prodotti in modo adeguato. Ma anche le promozioni che spingono i consumatori a comprare più cibo del necessario, i numerosi passaggi dal produttore al consumatore nelle catene di montaggio dei cibi industriali. Occorre allora ridare valore al cibo partendo da una nuova educazione alimentare ed ambientale, che ci insegna a dire No agli sprechi alimentari attraverso l’autoproduzione del cibo, lo sfruttando meglio in cucina tutti gli alimenti ed in particolare quelli di stagione.



05/04/2016

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Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it